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Sci di fondo

Sport&Life – Dodici tesi sul fondo: “Come la posizione del gomito modifica l’efficacia della scivolata spinta”, la tesi di Michele Valerio

Dodici istruttori nazionali di sci di fondo presentano dodici tesi legate al mondo dello sci. In questa piccola rubrica, Fondo Italia dà spazio alle idee di dodici neo istruttori (promossi durante l’ultimo master a novembre 2023), che presentano la propria tesi, elaborata in occasione degli esami conclusivi. Dal rapporto tra sci e social media, all’insegnamento della disciplina nelle lingue straniere, passando per l’importanza dello skiroll nell’allenamento, fino ad arrivare alla correlazione tra sport e disabilità: sono molti i temi trattati nei 12 “project works”, pubblicati con cadenza settimanale fino a oggi, 29 agosto. A presentare il proprio lavoro è Michele Valerio, che di seguito introduce la sua tesi intitolata "Come la posizione del gomito modifica l’efficacia della scivolata spinta".

COME LA POSIZIONE DEL GOMITO MODIFICA L’EFFICACIA DELLA SCIVOLATA SPINTA – la tesi di Michele Valerio

Obiettivo: analizzare l’efficacia della scivolata spinta eseguita con un maggior avanzamento del gomito durante uno sprint ad alta velocità. Metodi: in primo luogo è stata condotta una ricerca bibliografica su vari studi preesistenti: uno studio sul latissimus dorsi, uno sull’effetto di stretch-shortening e un’analisi delle leve; per valutare l’efficacia dell’avanzamento del gomito da un punto di vista anatomico e biomeccanico. Successivamente è stato realizzato un test sperimentale per provare sul campo le ipotesi avanzate in precedenza ed è stato somministrato un questionario per confrontare i risultati con le sensazioni dei partecipanti al test.
Risultati: lo studio anatomico ha dimostrato come l’adattamento in questione permetta di sfruttare al meglio il latissimus dorsi, un muscolo in grado di produrre forza su ampi range di movimento ma con bassa intensità massima. L’effetto di stretch-shortening, favorito da una posizione del gomito più avanzata, è risultato determinante per il raggiungimento di velocità elevate in scivolata spinta. Il nuovo adattamento si è dimostrato inoltre utile ad accorciare la leva sfavorevole degli arti superiori. Le risposte al questionario hanno confermato le ipotesi avanzate durante l’analisi bibliografica, al contrario i tempi raccolti col test pratico hanno dato esito opposto.
Conclusioni: i dati raccolti grazie al test sperimentale sono da considerarsi troppo limitati e quindi inutilizzabili per tratte conclusioni fondate. La ricerca bibliografica invece ha prodotto risultati validi, basati sull’anatomia e la biomeccanica. In definitiva, seppur da dimostrare sperimentalmente, il maggiore avanzamento del gomito nella scivolata spinta risulta quindi essere un adattamento utile a favorire la propulsione e aumentare la velocità di avanzamento.

Per consultare l’elenco di tutte le altre tesi pubblicate, CLICCA QUI.
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