Sci di fondo | 22 agosto 2024, 08:30

Sport&Life - Dodici tesi sul fondo: "Studio statistico dello sci di fondo in Valle d'Aosta nell'ultimo ventennio", la tesi di Valerio Sorteni

Sport&Life - Dodici tesi sul fondo: "Studio statistico dello sci di fondo in Valle d'Aosta nell'ultimo ventennio", la tesi di Valerio Sorteni

Dodici istruttori nazionali di sci di fondo presentano dodici tesi legate al mondo dello sci. In questa piccola rubrica, Fondo Italia dà spazio alle idee di dodici neo istruttori (promossi durante l’ultimo master a novembre 2023), che presentano la propria tesi, elaborata in occasione degli esami conclusivi. Dal rapporto tra sci e social media, all’insegnamento della disciplina nelle lingue straniere, passando per l’importanza dello skiroll nell’allenamento, fino ad arrivare alla correlazione tra sport e disabilità: sono molti i temi trattati nei 12 “project works”, pubblicati con cadenza settimanale fino al 29 agosto. A presentare il proprio lavoro è Valerio Sorteni, che di seguito introduce la sua tesi intitolata "Studio statistico dello sci di fondo in Valle d'Aosta nell'ultimo ventennio".

 

 

STUDIO STATISTICO DELLO SCI DI FONDO IN VALLE D'AOSTA NELL'ULTIMO VENTENNIO - la tesi di Valerio Sorteni

 

Lo studio nasce per rispondere alla domanda “le persone praticano ancora lo sci di fondo in Valle d’Aosta?”, per questo è stata svolta un’analisi statistica incrociando vari dati riguardanti questa Regione. I dati sono stati raccolti attraverso conoscenze dirette e consultazioni di siti dei vari enti. In particolare sono stati analizzati: le partecipazioni ai campionati regionali ragazzi, allievi e assoluti di staffetta degli ultimi vent’anni, le nascite annue valdostane e italiane dal 1992 al 2022, il numero di piste presenti sul territorio nel 2005/06 e nel 2022/23, il numero di biglietti venduti a livello regionale e nella località di Gressoney, oltre che il numero di ore di lezione dell’ultimo decennio della località, e i dati climatici, tra cui temperatura media in inverno, neve precipitata durante la stagione e numero di giorni di precipitazione.

In seguito al rapporto tra i vari dati è emerso che in entrambe le categorie dei campionati regionali giovanili nell’ultimo decennio c’è stata una diminuzione dei partecipanti rispetto al decennio precedente (CRR = - 9,9%; CRA = -2,2%), valori opposti se si considera il settore femminile (CRR = 0%; CRA = +10,8%). Il valore di drop out tra le due categorie nell’ultimo decennio è del - 32%, valore che si discosta di poco dai valori di drop out a livello nazionale riportato dal sito degli psicologi dello sport: “è trasversale a tutte le discipline, riguarda soprattutto i ragazzi tra i 13 e i 16 anni e si stima che in Italia colpisca circa il 30% dei ragazzi in questa fascia d’età”. Bisogna sottolineare che nello sci di fondo c’è un ulteriore drop - out tra la categoria allievi e aspiranti che in questo caso statistico non viene preso in considerazione. Le nascite sono aumentate sia in Valle d’Aosta che in Italia fino alla fine del primo decennio del ventunesimo secolo per raggiungere i minimi storici nel 2022 per la valle d’Aosta (-43,2%) e nel 2023 per l’Italia (-31,7%). Analizzando la temperature medie invernale, che dal decennio 1984/93 al decennio 2014/23 è aumentata di 2,5°, è comprensibile come le piste da fondo siano diminuite del 40%, passando da 45 a 27, mentre le piste dotate d'innevamento artificiale siano aumentate del 400%, per un totale di 8. Nell’estate 2017 nella località di Gressoney sono stati svolti differenti investimenti per aumentare la proposta della scuola di sci ed hanno portato ad ottimi risultati, infatti le ore di lezione medie annue pre investimenti erano 792 e si è registrato un aumento del 37,7% nel periodo post investimenti. A livello regionale è stata riscontrata una buona correlazione tra la quantità di neve precipitata e in biglietti giornalieri (r = 0,624; p = 0,030). I limiti e margini di ampliamento dello studio condotto sono notevoli, infatti la Valle d’Aosta rappresenta appena lo 0,2% della popolazione italiana, quindi probabilmente poco rappresentativo.

Il primo limite è sicuramente rappresentato dall’analisi dei dati di una sola scuola di sci, la quale, essendo una delle scuole più grandi della Valle d’Aosta, è poco rappresentativa delle scuole minori presenti sul territorio. Quindi questo studio potrebbe essere limitato ad una singola località o ampliato studiando dati di più località valdostane, sia grandi che piccole, per avere un maggior riscontro delle proposte dei vari comprensori. Un dato interessante da implementare sarebbe quello di analizzare l’andamento di mercato del settore sci di fondo. Questo dato in particolare non è stato inserito nello studio in quanto i valori che i vari enti hanno prodotto non erano sufficienti per un’analisi rappresentativa. In conclusione, sarà necessario apportare innovazioni nel mondo dello sci di fondo in quanto il bacino degli utenti si restringe sempre di più e il clima non è favorevole. Però apportando le corrette modifiche si può migliorare e ne è un esempio la località di Gressoney che con i giusti investimenti ha incrementato nettamente le proprie ore di lezione

 

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Valerio Sorteni