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Sci di fondo

Sci di fondo – Fossesholm ritrova la grinta e le prestazioni con l’allenamento in famiglia: “A papà spetta gran parte del merito”

Questa estate, a seguito di un inverno complicato in cui è stata a lungo lontana dalla piste da sci per ritrovare sé stessa e la voglia di gareggiare nel fondo, Helene Marie Fossesholm è tornata alle origini: rimasta fuori dalla squadra nazionale, è tornata ad affidarsi al suo precedente allenatore, che era stato il fautore del suo successo e dell’ascesa verso la squadra norvegese. Si tratta di papà Øyvind, con il quale la 23enne ha un rapporto strettissimo e caloroso, e con cui condivide tante passioni: dalle attività nella natura alle gare in mountain bike.
In un’intervista al giornale norvegese VG a tratti molto dolce, in cui non può fare a meno di commuoversi parlando del padre, Fossesholm racconta questi mesi di preparazione "in casa", i cui effetti si sono già visti nelle scorse settimane, con i buoni risultati riportati nei due eventi estivi di punta dello sci nordico norvegese: il Blinkfestivalen, salendo sul podio sia della Lysebotn Opp che nella 10km e nella sprint, e la Toppidrettsveka, quando ha impressionato per il quinto posto nella 20km a pochi secondi dalla vincitrice Moa Ilar, in una gara in classico lontano dalla sua comfort zone.
"A papà spetta gran parte del merito. È bravo a rassicurare. Siamo tornati a fare sessioni di allenamento dure, con energia e qualità. In passato ho puntato sulla qualità, ma non ho intenzione di dormire sugli allori" spiega Fossesholm a VG "Molti pensano che si debba tollerare la stanchezza. Ma quest’anno non mi va bene. Non ho ancora questa solidità e devo tenerne conto."

Il 54enne Øivind Foss, forte del dottorato in fisiologia sportiva, ha acquisito una certa esperienza al fianco della figlia, giovane promessa del fondo norvegese, che però, dopo l’exploit ai Mondiali del 2021, ha avuto difficoltà a confermarsi e crescere e il fisico non sembrava più in grado di metterla in condizione di produrre risultati migliori. Ora, lavorando indipendentemente ma soprattutto lontano da pressioni inutili e deleterie, i due sperano di poter ritrovare finalmente la strada smarrita.
"Mi conosce bene. Quindi le discussioni si fanno un po’ accese, per così dire, ma è una cosa sana, le discussioni sono salutari" continua la fondista di Vestfossen "Funzionava prima e funziona adesso. Siamo tornati alle origini. Mi sto divertendo, sto cercando di fare esercizio fisico in modo ragionevole e ho messo da parte “Helene la pazza”."
Attualmente Helene Marie vive ad Oslo e continua ad allenarsi con le ex compagne di squadra, avendo ancora accesso ai test funzionali messi a disposizione dall centro di ricerche dell’Olympiatoppen per tenere sotto controllo la sua forma fisica. Nel suo staff, oltre al padre, è presente anche il fratello minore di Therese Johaug, Karstein, che si occupa di allenare la sua tecnica. Per quanto riguarda la quantità di allenamento, al momento è stata leggermente ridotta e Fossesholm si allena tra le 15 e le 20 ore a settimana, con alcune sessioni più brevi e dure. Questa nuova situazione le consente di non sentire la mancanza di una squadra o di raduni all’estero come una mancanza.
"Ci si può prendere cura di sé senza avere la necessità di pensare a tante cose, o di sentire che si dovrebbe essere qui o lì" una risposta alquanto criptica a cui fa seguito una spiegazione più esaustiva "Tutti gli atleti che sentono un certo spirito di squadra sentono la responsabilità di partecipare ai raduni della nazionale, agli allenamenti e alla socializzazione. È una cosa che ho sentito negli ultimi anni. Tuttavia, farlo quando non si vorrebbe essere lì, non è una bella sensazione. Un altro aspetto negativo dell’essere in una squadra nazionale è la pressione. In genere una squadra è sottoposta a maggiori pressioni in tutti i sensi. Ci si aspetta una prestazione. E poi c’è la questione dei media. È dura quando le cose non vanno bene."
Lontana da una "struttura" tanto esposta come la squadra nazionale, Fossesholm sembra aver ritrovato non solo le prestazioni, ma anche la serenità mentale mancata negli ultimi anni. Con i buoni risultati recenti, viene la tentazione di chiedersi se, ora, gli obiettivi sono più alti di quanto non lo fossero in primavera.
"Ho delle ambizioni. Ma ora sto cercando di tenere a bada le aspettative. Voglio entrare in una squadra di Coppa del Mondo. Poi ci sarà il Mondiale e anche questo è un obiettivo, ma devo prendere una cosa alla volta. Sono fuori dalla Nazionale. Sono in una posizione in cui devo concentrarmi su una cosa alla volta."
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