La Nazionale slovena di biathlon è impegnata in questi giorni in un raduno in quota nel nostro Paese, al Passo Lavazè, meta ormai irrinunciabile per gli atleti delle discipline nordiche all'interno dei programmi di allenamento estivi. Per 14 giorni tutta la Nazionale A si allenerà presso la pista di skiroll e il poligono a 1.808 m s.l.m., ad eccezione di Jakov Fak che a settembre sarà impegnato con due delle più importanti kermesse estive di biathlon: il Martin Fourcade Nordic Festival e il City Biathlon di Dresda.
Il veterano della squadra, assieme ad Anamarija Lampič, ha rilasciato delle dichiarazioni alla Federazione slovena di sci per fare il punto della preparazione estiva e tracciare degli obiettivi in vista dell'inverno.
"La squadra funziona perfettamente, ci troviamo tutti bene. Ci sono molte nuove persone nel team, ma questo non influisce in modo significativo sul nostro lavoro." ha esordito l'atleta 29enne, passata dallo sci di fondo al biathlon nel 2022 "Io gareggio a livello di Coppa del Mondo da molto tempo, prima nello sci di fondo e ora nel biathlon, quindi so esattamente di cosa ho bisogno per una buona preparazione. Bisogna allenarsi duramente, ma devo comunque ottenere il massimo da ogni sessione di allenamento e imparare qualcosa di nuovo. Sono molto consapevole di quanto sia difficile il passaggio da uno sport di punta a un altro, ma questo era il mio desiderio e voglio continuare a farlo."
Pur soddisfatta della scorsa stagione, non è affatto il tempo di sedersi sugli allori, ma piuttosto quello di crescere ulteriormente: "Il 17° posto assoluto nella Coppa del Mondo è qualcosa che nessun biatleta della nazionale slovena riesce a fare da molto tempo. Ma sicuramente voglio di più" In quest'ottica di crescita un grande apporto lo fornisce il nuovo allenatore di tiro, Ljub Tomažič, che ha preso il posto del tedesco Ricco Gross, non senza quale polemica, la scorsa primavera. "Il vantaggio principale del nuovo allenatore è che è sloveno. Nelle passate stagioni forse qualche volta non capivo bene Ricco (Gross, ndr) parlando in inglese, ma ora riescono davvero a spiegarmi. Questo è un enorme vantaggio. In qualche modo, nella nuova stagione, mi aspetto ancora una volta di non avere problemi con gli sci, e anche il tiro sarà ad un livello più alto grazie alla nuova squadra."
Pur assente dal raduno italiano, Fak ha condiviso con Lampic diverse sessioni di allenamento: come la compagna di squadra, il 37enne punta a migliorarsi ancora, nonostante sia ormai un veterano del circuito.
"Mi sento benissimo. Ci siamo allenati molto e sto bene. I tecnici attuali sono una buona scelta, ma alla fine sarà la stagione a dirlo. Sono gli allenatori che devono avere aspettative dall'atleta e non l'atleta dall'allenatore. L'allenatore deve dare istruzioni durante l'allenamento, dire cosa bisogna fare per essere ben preparati, e finora ha funzionato bene. Puntiamo sulla preparazione fisica e mentale."
L'obiettivo principale è continuare da dove ha concluso la passata stagione: "A fine stagione ho ottenuto dei bei risultati, che sono sicuramente uno stimolo a lavorare. Anche se pensiamo al successo solo sotto forma di medaglie, a volte arriva una stagione di crisi e non sei al livello che vorresti. Sono stato molto contento della mia prestazione nel Mondiale, iniziato male e finito molto bene. Non c'era molta differenza rispetto ai piazzamenti desiderati e questo ha sempre delle conseguenze sulla motivazione per continuare a lavorare. Nelle ultime stagioni abbiamo visto il predominio della Norvegia per tutta la stagione ed entrare in lotta con loro è già un grande successo. Questo non è solo un nostro problema, lo hanno anche molti altri. Ho ancora tanta energia e voglia di farcela."