Eric Perrot macina chilometri e punta il mirino della sua carabina dritto all’inverno, con stampata in fronte l’etichetta di talento emergente da tenere d’occhio. La sua crescita esponenziale, che lo ha spinto a darsi battaglia con Tommaso Giacomel per la conquista del pettorale blu di miglior Under 25, lo ha portato alla fine della stagione anche alla conquista della sua prima vittoria in Coppa del Mondo nella sprint di Soldier Hollow. Intervistato da Le Dauphiné Liberé, il classe 2001 fa il punto sulla sua condizione dopo il Blinkfestivalen e in vista del Martin Fourcade Nordic Festival.
Innanzitutto, il francese fa il punto sull’infortunio alla caviglia patito nelle scorse settimane: "Ho trascorso il mese di luglio in Norvegia. Nell’intervista precedente ho menzionato la distorsione alla caviglia. Ho lavorato per rafforzarla ed evitare ulteriori infortuni. Devo stare attento che si riprenda bene, soprattutto limitando la corsa. Non sono abituato a infortunarmi. Resta un infortunio lieve, non mi ha limitato molto e non dovrebbe lasciare conseguenze. Non ho dovuto rinunciare per molto tempo allo skiroll".
Proseguendo, Perrot si concentra sull’importanza degli eventi estivi, sia per quanto riguarda gli allenamenti, sia per la promozione del biathlon: "C’è stato il Blink Festival e poi ci sarà il Martin Fourcade Nordic Festival alla fine del mese. Gli show mi piacciono, sono divertenti, piacevoli per il pubblico. È importante che il biathlon possa avere novità estive e non rimanere troppo stagionale. Spero che ce ne saranno sempre di più in futuro. Per noi atleti sono allenamenti interessanti. I formati non sono identici a quelli invernali, ma si fanno sforzi notevoli sugli skiroll e i poligoni sono impegnativi, bisogna sparare velocemente, gli spettatori fanno rumore…"
Il transalpino si concentra poi sul Blinkfestivalen, dove ha vinto la gara di tiro: "Non ero in gran forma alla partenza del Blink, ho avuto qualche difficoltà durante la salita della Lysebotn Opp, poi c’è stata la mass start, ma ho recuperato nella gara di tiro che per me è stata importante e poi durante la single mixed (2° in coppia con Julia Simon). Ho lavorato molto sul tiro fin dalla primavera. Mi sono concentrato su cose abbastanza semplici, voglio lavorare sulla mia regolarità. Cerco di concentrarmi sulle cose semplici, di non perdermi troppo. Il tiro è semplice, ma non è facile. Per la Coppa del Mondo generale, ogni bersaglio conta. Se me la giocherò? È troppo presto per dirlo, ma voglio diventare più costante".
Infine, Perrot parla dei prossimi appuntamenti, che lo vedranno prima in raduno a Bessans, poi al via del Martin Fourcade Nordic Festival ad Annecy: "Dopo due settimane a casa, continuiamo l’estate a Bessans (dove rimarrà per 10 giorni con la squadra, ndr). In questi mesi il lavoro è notevole, i volumi sono tanti. Non sono in gran forma a causa delle tante ore di preparazione. Alcuni dicono che se la forma non c’è d’estate, l’inverno andrà bene. Non la vedo così. La mia forma fisica oscilla e preferisco allenarmi in buona forma piuttosto che fuori forma. Il corpo può stancarsi durante l’estate, ma questo non mi preoccupa affatto a questo punto della preparazione. Ci vediamo ad Annecy al Martin Fourcade Nordic Festival?”
Biathlon – Francia, Perrot: “Per la generale di Coppa del Mondo, ogni bersaglio conta. Ecco come sto dopo l’infortunio”
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