In occasione dell’Assemblea Generale che si era svolta in occasione delle Olimpiadi di Parigi, il presidente del CIO, Thomas Bach, aveva annunciato che non sarebbe ricandidato alla guida della massima federazione sportiva mondiale per un terzo mandato, che avrebbe costretto a un cambio regolamentare. «Un cambio di leadership aiuterà la nostra organizzazione al massimo» aveva spiegato Bach, il quale aveva assunto la presidenza il 10 settembre 2013 come successore di Jacques Rogge. Ufficialmente la sua presidenza terminerà il 24 giugno 2025, quindi dopo 4305 giorni a capo dello sport mondiale.
Entro il 15 settembre, ogni membro del CIO che ha voglia di candidarsi dovrà dichiarare la propria intenzione di farlo inviando una lettera al presidente del CIO. Il 16 settembre sarà pubblicata quindi la lista dei candidati. Le elezioni si svolgeranno ad Atene nel corso della 143ª Sessione del 18-21 marzo 2025. Tanti i nomi che si stanno facendo, si parla ovviamente del primo presidente donna, ma anche della possibile candidatura dell’italiano Giovanni Malagò.
Intanto, in Russia stanno vivendo molto freddamente questa transizione. Seppur in collera con Bach, per aver escluso gli atleti russi da tutte le competizioni internazionali, in Russia sono convinti che anche con un nuovo presidente non cambierà nulla: «Non credo ai miracoli – ha affermato per esempio Alexander Legkov, ex campione dello sci di fondo, all’agenzia RIA Sport – credo che non cambierà nulla. Il nuovo presidente del CIO si muoverà esattamente nella stessa maniera, seguendo l’agenda di oggi, che è quella europea. Se poi dovesse succedere qualcosa che permettesse alla nostra gente di tornare a gareggiare, allora sarò sarei felice. Ma non ci credo».
Bach lascerà la presidenza del CIO nel 2025, ma in Russia sono convinti che non cambierà nulla: “Il nuovo presidente seguirà l’agenda europea”

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