Appena conclusa la gara femminile, che ha visto il trionfo di Moa Ilar, ha avuto subito luogo la mass start di 20 km in tecnica classica della categoria maschile, che ha goduto di una foltissima partecipazione: la startlist riportava addirittura 172 atleti in rappresentanza di 14 nazioni! Numeri incredibili che testimoniano quanto la gara odierna fosse tenuta in considerazione dalle varie squadre, essendo la 20 km un format spesso praticato in Coppa del Mondo. Inoltre, il comprensorio di Granåsen sarà la sede dei prossimi Mondiali di Sci Nordico; pertanto era interesse di tutti gli atleti prendere confidenza con il percorso iridato.
A suggellare una giornata abbastanza positiva per la Norvegia, con tante conferme sia al maschile che al femminile, arriva anche la vittoria del giovane, classe 2000, Amund August Korsæth. Una vera e propria sorpresa, ancora di più se si pensa che il norvegese aveva tentato un allungo, subito ripreso, a 3km dal traguardo. Il ventiquattrenne non si è perso d’animo, ha trovato le energie perimboccare il rettilineo finale nelle prime posizioni e per contenere la rimonta di Richard Jouve (2°), cliente temibile negli arrivi in volata. Un ritrovato Johannes Klæbo conclude la mass start al terzo posto, appena davanti al connazionale David Thorvik. Nella top 10 anche tre svedesi: William Poromaa si riscatta dopo la pessima 56 km di martedì ed è quinto, mentre Halfarsson (7°) e Anger (9°) non saranno del tutto soddisfatti dei loro piazzamenti. Di nuovo protagonista anche il britannico Andrew Musgrave, oggi ottavo, che bene aveva fatto in occasione del Blinkfestival.
CRONACA DELLA GARA
Le prime fasi della partenza in linea sono state davvero concitate, poiché gli atleti con i numeri di pettorale alto hanno cercato di riportarsi il più velocemente possibile in testa alla corsa, per non rischiare di essere subito tagliati fuori dai giochi. Certamente il tracciato non molto largo non è stato d’aiuto e per questo motivo si sono viste manovre rischiose e qualche passo in pattinaggio di troppo.
Come nella prova femminile, sono stati gli svedesi a movimentare i primi spezzoni di gara, prima con Edvin Anger, poi con Calle Halfvarsson. Johannes Klæbo è rimasto guardingo per i primi 10 km, limitandosi a restare nelle parti alte del plotone di testa, nel caso qualcuno tentasse un allungo o una fuga da lontano. In corrispondenza dei 17,5 km il norvegese Amund Korsæth prova ad avvantaggiarsi sugli altri concorrenti sfruttando il tratto più ripido del tracciato, ma viene prontamente ripreso dagli inseguitori. Non resta che prepararsi per la volata finale: a spuntarla, nonostante gli sforzi dei km precedenti, è proprio il ventiquattrenne Korsæth che taglia il traguardo davanti allo sprinter Richard Jouve. Al terzo posto si piazza Johannes Klæbo, riscattando il deludente sesto posto della sprint di ieri.
CLASSIFICA FINALE (Top 10)
1. A. A. Korsæth (NOR) 40:50.8
2. R. Jouve (FRA) + 0.4
3. J. Høsflot Klæbo (NOR) + 0.6
4. D. Thorvik (NOR) + 0.8
5. W. Poromaa (SWE) + 1.0
6. J. Vika (NOR) + 1.4
7. C. Halfavrsson (SWE) + 1.6
8. A. Musgrave (GBR) + 1.7
9. E. Anger (SWE) + 1.8
10. M. Gunnulfsen (NOR) + 1.9
Toppidrettsveka, Korsæth stupisce nella mass start: vince in volata davanti a Jouve e Klæbo
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