Sci di fondo | 16 agosto 2024, 16:30

Sci di fondo e biathlon - La storia dell'australiana Taryn Dickens, dalla marina alle Paralimpiadi di Milano-Cortina 2026

Fonte foto: profilo Instagram lowvisionathlete

Fonte foto: profilo Instagram lowvisionathlete

“Gli occhi sono ciechi solo se la mente non riesce a vedere”. È questo il motto di Taryn Dickens, atleta che rappresenta appieno il significato della capacità di non mollare mai. Nemmeno quando a 36 anni la diagnosi di un’improvvisa distrofia retinica ti costringe a fare i conti con la consapevolezza della progressiva perdita della vista. La sua è una storia di resilienza e forza di volontà, che si lega con sci di fondo e biathlon e che promette di proseguire dritta fino alle Paralimpiadi di Milano-Cortina 2026.

Taryn Dickens nasce in Australia ed entra nel 2017 a far parte della marina militare del suo paese, prestando servizio nella zona di Sydney. A fine 2018, tuttavia, ecco la doccia fredda: le viene diagnosticata una malattia che comporta la progressiva perdita della vista e per questo motivo viene trasferita a Canberra, dove continua a servire il suo paese con compiti d’ufficio.

Qualche tempo dopo, a Taryn viene affiancato un cane guida, Gigi, che le permette di riprendersi parte della sua indipendenza e che le dona nuova forza di volontà per provare a spingersi oltre quello che il suo corpo sembra, solo sulla carta, in grado di fare. L’australiana si lancia nello sport: calcio, rugby, ciclismo e kickboxing. Ma il colpo di fulmine avviene nel 2022, quando prova per la prima volta ad indossare gli sci da fondo. Taryn se ne innamora e sceglie di investire tutte le proprie energie in quella direzione, provando anche l’emozione del Para biathlon.

 

“Ho sentito che era difficile, la vita stava per diventare piuttosto dura per me, sapendo che sarei diventata cieca. Quindi mi sono detta: perché non trovare uno sport altrettanto duro?” racconta l’australiana al portale Proxcskiing.com. Inizia così il percorso di Taryn Dickens nel biathlon e nello sci di fondo paralimpico, con un obiettivo fisso in mente: diventare la prima atleta australiana a partecipare alle paralimpiadi in queste due discipline. Con il sostegno della propria guida, Daniel Van Der Ploeg (fratello del campione mondiale di mountain bike Paul Van Der Ploeg), l’inarrestabile australiana guarda adesso verso Milano-Cortina 2026, ma per farlo dovrà passare da alcune tappe intermedie. A breve termine, l’obiettivo è prendere parte alla Kangaroo Hoppet, 42 km australiana inserita nel circuito Ski Classics.

Con questa determinazione, gli obiettivi di Taryn Dickens appaiono tutti sicuramente alla portata. Saranno in molti a tifare per lei, che rappresenta un chiaro esempio di come affrontare le sfide più ardue: Per me la malattia non è stata una sentenza di morte, ma una sentenza di vita", la sua eloquente dichiarazione ai microfoni deicanali ufficiali della marina australiana.

Fausto Vassoney