La mattina di Ferragosto si è aperta a Schushinsk con la team sprint mista della Coppa del Mondo di skiroll. Una competizione che soprattutto a livello juniores ha avuto ben poco da dire, se si considera che al via vi erano appena sette squadre di cui due di Italia, Kazakistan e Thailandia, più un team FIS. Anche tra i senior solo sette squadre al via, sempre due di Italia, Kazakistan e in questo caso Svezia, più la Norvegia.
Insomma, poche nazioni e la sensazione che a questo punto avrebbe avuto più senso disputare un format di gara individuale, soprattutto in un periodo storico in cui purtroppo, in particolare per trasferte lunghe come quella kazaka, sono ben poche le nazioni che si presentano al via della Coppa del Mondo di skiroll. Per altro in una situazione del genere ancora più insensata è stata la qualificazione mattutina, che a questo punto ha avuto l’importanza di un allenamento. Peccato, perché la team sprint mista rappresenta certamente un bel format, ma da proporre in un contesto diverso.
Nelle due gare sono arrivate le vittorie di Svezia e Kazakistan, con l’Italia che ha portato una sua coppia sul podio in entrambe le competizioni.
Copione rispettato nella gara senior, dove è veramente troppa la competitività di Linn Sömskar per immaginare già alla vigilia che ci sarebbe stata anche solo una gara. La svedese è di un altro livello rispetto a qualsiasi altra atleta presente, così dopo una prima frazione nella quale già aveva tenuto un discreto ritmo guadagnando un paio di secondi e un’interlocutoria seconda frazione maschile, nella terza frazione la detentrice della Coppa del Mondo è andata all’attacco mandando in crisi tutte le avversarie e decidendo di fatto la gara. Simon Karlsson ha avuto soltanto il compito di gestire il vantaggio accumulato dalla compagna di squadra, che anche in quinta frazione è andata a tutta.
Netta quindi l’affermazione di Svezia 1, 17" su Kazakistan 2 della coppia Ryazhko – Nursbekov, con quest’ultimo bravissimo a regolare in volata Masiero e Fransson. Italia 1 ha però rimediato 15” di penalità, in quanto al terzo cambio l’azzurro è partito prima che Maria Eugenia Boccardi, sua compagna di squadra, superasse la linea del traguardo. Italiani retrocessi così al quarto posto a 32"9 e Svezia 2 sul podio con Ebba Stenman e Erik Fransson. Alle spalle degli azzurri, quinta è giunta l’altra coppia italiana, Sordello e Dellagiacoma, con la cuneese che ha fatto fatica a resistere ai ritmi durissimi imposti da Sömskar. Kazakistan 1 di Shalygina e Matassov è giunta sesta dopo una penalità di 15".
Settima e ultima posizione per la Norvegia di Nitteberg e Botterud.
Nella competizione Juniores è arrivata la vittoria di Kazakistan 1, grazie alla grande azione di Amirgali Muratbekov, partito già nella seconda frazione, la prima maschile. La sua compagna di squadra Anastassiya Khvochshenok ha dovuto solo controllare i tentativi di rimonta di Ghiddi in terza e quinta frazione, poi il protagonista della fuga ha potuto tagliare il traguardo al primo posto. In seconda piazza, a 3”9, Italia 1 con Anna Maria Ghiddi e Stefano Epis, che ha ben controllato Kazakistan 2, giunto terzo a 16”3 con Aidana Chonkonova e Yedilbek Yelubayev. Quarta posizione a 52”5 per Italia 2 con Maria Invernizzi e Carlo Cantaloni.
Quinta posizione per il team FIS, che ha visto la svedese Johanna Holmberg addirittura andare all’attacco in prima frazione, ma il suo compagno di squadra Artur Saparbekov, dal Kirghizistan ha fatto molta fatica a tenere il ritmo degli altri. Il distacco finale è stato di 1’04”6.
In sesta e settima posizione le due squadre della Thailandia. Meglio Thailandia 2 grazie all’azione finale del buon Thanakom Ngoeichai, che ha consentito alla compagna Audomlap di chiudere a 3’12”. Settimi a 3’55” Chatthitmetee e Saisuk.