Sci di fondo | 15 agosto 2024, 06:30

Sci di fondo - Tour de Ski tutto in Italia, i big svedesi ci saranno: da Svahn a Poromaa, chi ha già detto "sì"

Sci di fondo - Tour de Ski tutto in Italia, i big svedesi ci saranno: da Svahn a Poromaa, chi ha già detto "sì"

Sarà un Tour de Ski dal sapore particolare quello che si prenderà la scena tra fine la fine del prossimo dicembre e l’inizio di gennaio. Se per tutte le sue precedenti 18 edizioni il circuito a tappe si è diviso tra diverse nazioni, quest’anno il format verrà proposto in una versione inedita, che vedrà tutte le gare andare in scena sul suolo italiano. Prima quattro gare a Dobbiaco dal 28 dicembre al 1° gennaio, poi altre tre in Val di Fiemme, una delle quali sarà, chiaramente, la canonica mass start con salita del Cermis il 5 gennaio.

In una stagione che ci accompagna verso i Mondiali di Trondheim 2025, rimane l’interrogativo legato alle strategie che le varie nazionali potranno adottare per arrivare al meglio all’appuntamento iridato. E così viene spontaneo chiedersi: tutti i big si presenteranno al Tour oppure qualcuno sceglierà di saltarlo per privilegiare l’avvicinamento ai Mondiali? Per quanto riguarda la Svezia, non sembrano esserci dubbi.

Come riportato da SVT, infatti, il piano della squadra svedese è quello di includere il Tour de Ski nel proprio programma di gare. “Voglio gareggiare nel Tour de Ski e ho intenzione di inserirlo nei piani” ammette Linn Svahn. “Il piano di base è provare a fare molte gare ed esserci anche il Tour de Ski”, si unisce William Poromaa. Ci sarà anche Ebba Andersson: “Ho un piano base, che comprende il Tour de Ski. Quindi non ci rinuncerò”, così come non mancherà Calle Halfvarsson: “Penso che andrò al Tour, se tutto funziona come dovrebbe”.

Qualcuno, tuttavia, non ha ancora preso una decisione definitiva. Lo spiega l’allenatore svedese Anders Byström, che sottolinea come qualche membro della nazionale necessiti di più tempo per programmare le gare: “Alcuni atleti non hanno ancora preso la decisione finale. Quindi probabilmente bisognerà aspettare l'autunno”.

Fausto Vassoney