Non ha mai nascosto le proprie posizioni Elena Välbe, presidentessa dello sci di fondo russo. L'ex campionessa ha sempre espresso la propria opinione contraria alla partecipazione degli atleti russi come "neutrali" in occasione delle Olimpiadi di Parigi e di conseguenza anche per quelle future di Milano Cortina 2026, se la situazione non dovesse cambiare.
Välbe lo ha ribadito anche a Match TV, quando le è stato chiesto un commento al termine della competizione di canoa, che ha visto Zakhar Petrov chiudere al quarto posto. Insomma il mini contingente neutrale russo, che aveva un piccolo contingente, torna a casa con un argento ottenuto da Mirra Andreeva e Diana Shnaider nel doppio femminile di tennis, dove in finale hanno perso contro le splendide azzurro Sara Errani e Jasmine Paolini.
«Sfortunatamente, o forse per fortuna, non seguo affatto le Olimpiadi - ha affermato Välbe - non so nemmeno quali russi abbiano gareggiato lì. Non ero interessato.
La questione non è nemmeno il risultato, ma il fatto che inizialmente era impossibile andare alle Olimpiadi di Parigi. Non mi è chiaro cosa significhi un atleta neutrale.
Se cambia qualcosa rispetto a coloro che sono andati lì? Gli atleti stessi hanno preso questa decisione, sono tutte persone libere. Non hanno fatto nulla di male al nostro Paese, ma non sono d’accordo con la loro scelta».