Sci di fondo | 07 agosto 2024, 15:10

Sci di fondo - Da Andersson a Kalla, le reazioni al ritorno di Johaug. Northug: "Penso possa arrivare fino al 2027"

Photo Credits: NSF

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La notizia del ritorno alle gare di Therese Johaug, per quanto preventivabile, scuote il mondo dello sci di fondo. L’annuncio arrivato in mattinata prima tramite i propri profili social e poi attraverso una conferenza stampa ufficiale proietta la norvegese verso i Mondiali di Trondheim 2025, scatenando inevitabilmente diverse reazioni dalle sue vecchie-nuove avversarie e da tutto il mondo del fondo.

A parlare a caldo è Ebba Andersson, una delle atlete di punta della Svezia, guarda caso la più medagliata degli ultimi Mondiali a Planica. Nelle parole rilasciate alla Sveriges Radio, la fondista classe 1997 ha ammesso: “Sarà davvero bello, ma ora devo continuare ad allenarmi se voglio essere in grado di eguagliarla”. Parole che si aggiungono a quelle pronunciate già da Frida Karlsson, che augurandosi una decisione di questo tipo, in primavera ammetteva: "E' davvero la benvenuta. Non vedo l'ora di prendere parte al duello con lei".

Ma dalla Svezia sono molte le reazioni a questa dirompente notizia. A intervenire è stata anche Charlotte Kalla, una delle grandi della Svezia del recente passato, che con Johaug ha condiviso il campo di gara per diversi anni: “Che bello – commenta ai microfoni di Aftonbladet – Ero su Instagram e ho visto che aveva postato anche lì la sua decisione. Sarà molto emozionante seguirla il prossimo inverno e ai Mondiali, che per lei saranno in casa, non lontano da dove è cresciuta. Se sono sorpresa? No, non mi stupisce, ma allo stesso tempo non credo che fosse scontato. Non è una decisione facile da prendere data la diversa situazione in cui si trova ora rispetto al 2022. I giorni dopo essere diventata madre sono qualcosa di completamente diverso da quando potevi essere egoista e concentrarti solo su te stessa. Sono molto colpita dal fatto che stia riuscendo a fare gli allenamenti di cui ha bisogno”. Proseguendo, Kalla aggiunge: “Sicuramente è di ispirazione per tutti sapere che quest’anno sulla linea di partenza ci sarà anche una fondista del calibro di Therese. Ha tutto per vincere”.

Nei vari commenti comparsi in Scandinavia spicca anche quello dell’allenatore della Svezia Anders Byström, che si esprime sulla candidatura di Johaug a favorita per la 50 km iridata: “Ovviamente dobbiamo trasferire i favori del pronostico su di lei, deve averlo sulle sue spalle (ride, ndr). No, ma dato che non la vediamo competere a livello internazionale da diversi anni, è molto difficile dirlo. Ci auguriamo che la situazione sia molto equilibrata e che non ci sia una favorita chiara. Ma possiamo dire che Johaug lo sia”.

La stessa Johaug, durante la conferenza stampa, non ha nascosto che le prime rivali, come da tradizione, saranno proprio le svedesi: “Come penso che la vedano le mie rivali? Credo che debbano rispondere loro, però ho visto che quelli dall’altra parte, gli svedesi, speravano che tornassi”.

Ma le opinioni piovono anche in Norvegia, dove anche Petter Northug ha detto la sua a TV2: “Sappiamo che ciò che ha fatto ai Campionati Norvegesi è stato di altissimo livello. Sappiamo anche cosa fanno al meglio Frida Karlsson ed Ebba Andersson. Jessie Diggins è stata incredibilmente forte l'anno scorso. Ci sono concorrenti stranieri che hanno sete di battere Therese”. Il norvegese, si spinge oltre, azzardando un’ipotesi (al momento piuttosto inverosimile, ma da non escludere) riguardo a una sua partecipazione non solo ai Mondiali 2025, ma anche alle Olimpiadi del 2026 e ai Mondiali del 2027 (Falun): "Penso che ci siano possibilità per lei di fare una tripletta. I Mondiali in casa, le Olimpiadi di Milano-Cortina e i Mondiali a Falun. Il format è cambiato da 30 a 50 km per le donne. Le calza perfettamente!”

Ovviamente quella di Northug vuole essere una provocazione, la quale però cela un fondo di verità. Per il momento si parla solo del 2025, ma nulla vieta a Johaug di poter prolungare ulteriormente la propria carriera, almeno ai Mondiali. Anche perché il triennio che ci aspetta sarà carico di medaglie da assegnare. Un passo alla volta, ma una cosa è certa: nella prossima stagione Johaug ci sarà.

Fausto Vassoney