Intervenuto a margine della trasmissione Notti Olimpiche trasmesso dalla Rai al termine di ogni giornata olimpica dei Giochi Parigi 2024, l'amministratore delegato della Fondazione Milano-Cortina 2026, Andrea Varnier, a Parigi per parlare dei Giochi italiani presso Casa Italia assieme al Presidente del CONI, Giovanni Malagò, che in questa occasione ha rivestito anche i panni di Presidente della Fondazione.
Anche se la capitale parigina ha messo in scena un'edizione estiva delle Olimpiadi, le Olimpiadi invernali sono ormai dietro l'angolo con meno di due anni a separarci dall'evento a cinque cerchi italiani. "Quando i riflettori si spegneranno su Parigi, di fatto si accenderanno su di noi" ha detto Varnier.
Nella giornata di ieri, la Fondazione Milano-Cortina, con il partner globale del CIO, ha presentato il programma di ospitalità con i pacchetti che verranno venduti per la prima volta nei Giochi Invernali a livello globale. Un'iniziativa, spiega il CEO, "molto importante per noi, perché raggiungeremo il pubblico dei Paesi più interessati dai Giochi Invernali che noi, come comitato organizzatore, faremmo fatica a raggiungere da soli".
Varnier ha poi parlato dell'idea di base dei prossimi Giochi, definiti "diffusi", che si estenderanno dunque ben oltre Milano e Cortina: "Per la prima volta si è scelto di andare in località dove gli impianti già esistevano, dove esistevano le competenze e le conoscenze". Milano Cortina, certo, e per la prima volta due città insieme saranno il volto e il centro delle Olimpiadi, "ma anche la Val di Fiemme, Anterselva in Alto Adige, Bormio, Livigno e anche Verona dove ci sarà la cerimonia di chiusura. E anche questa sarà una cosa veramente nuova"
Alla domanda sulla legacy degli impianti, che uno dei requisiti principali richiesti dal CIO per le strutture che vanno ad ospitare le gare olimpiche, ma è anche uno degli argomenti che più hanno tenuto banco nei mesi di polemiche in merito ai lavori per l'Olimpiade, in particolar modo per quanto concerne lo sliding center per il bob, lo slittino e lo skeleton di Cortina, l'amministratore delegato Varnier ha precisato che "questo è l'obiettivo e la base su cui è stata costruita la candidatura, per cui siamo andati in luoghi dove già ci sono quegli sport, pensiamo ad Anterselva, una delle migliori piste di biathlon del Mondo che è stata ulteriormente migliorata. Dopodiché noi come Comitato Organizzatore cesseremo di esistere e questi impianti dovranno essere utilizzati dalle località ma io sono convinto che anche il famoso Sliding Center di Cortina possa fornire una pista di allenamento per sviluppare queste specialità che hanno dato grande soddisfazione all'Italia vista la lunga tradizione che c'è a Cortina"
"Queste Olimpiadi parigine ci hanno dato una carica d'entusiasmo e di energia che ci sarà molto utile in questo nostro rush finale di un anno e mezzo. Era importante perché le Olimpiadi sono state senza pubblico per due edizioni, una estiva e una invernale, per cui era importante vedere come il pubblico a livello globale reagisse di nuovo alle Olimpiadi" ha concluso Varnier, parlando delle sfide che da qui a Febbraio 2025 interesseranno il Comitato organizzatore "vediamo che il risultato è straordinario, per cui siamo pronti ad affrontare da settembre un evento che è molto grande, fatto di tanti pezzi, molte complessità e sappiamo che incontreremo alcune 'salite importanti' nei prossimi mesi però abbiamo una bella squadra e credo che potremo affrontare questi ultimi 18 mesi con la giusta tensione, con la giusta preoccupazione ma anche con molta fiducia di poter fare bene"