Se il Blinkfestivalen ha messo in evidenza il nome di Einar Hedegart nel fondo, per quanto riguarda le competizioni di biathlon la sorpresa della kermesse norvegese di Sandnes è stata Oda Støen Kolkinn. Pressoché sconosciuta a chi segue i circuiti di IBU Cup e Coppa del Mondo (ha due presenze in IBU Junior Cup), la biatleta norvegese ha sfruttato al meglio l’occasione vincendo la gara di tiro davanti alla connazionale Marthe Krakstad Johansen e alla francese Julia Simon, sbaragliando una concorrenza di tutto rispetto composta da un nutrito gruppo di atlete di Coppa del Mondo e arrendendosi solo nella superfinale contro il vincitore della gara maschile Eric Perrot.
E pensare che la partecipazione al Blinkfestivalen per lei era arrivata quasi per caso: “Un’amica ne aveva sentito parlare e mi ha detto che potevamo partecipare – spiega Kolkinn a Langrenn -. Ho dovuto anche prendere in prestito le sue scarpe durante la gara!” Il risultato, tuttavia, è stato oltre ogni aspettativa: “In realtà il mio unico obiettivo era non essere la prima eliminata. C’erano così tante persone che guardavano ed ero molto nervosa, non mi piace per niente avere l’attenzione su di me”.
Una vittoria che ha sicuramente contribuito a mettere Kolkinn in evidenza su un palcoscenico internazionale, ma che non contribuisce a risolvere il principale problema a cui si trova a dover far fronte la norvegese durante la stagione invernale: “La cera è diventata una spesa molto più grande dopo il divieto del fluoro. Adesso devo pagare per farmi preparare gli sci. Normalmente il prezzo per un paio di sci è di circa 750 corone (oltre 60 euro, ndr)”. Se si uniscono le spese per i materiali a quelle per gli spostamenti in occasione delle gare, si evince che le 7000 corone (circa 600 euro) guadagnate con la vittoria al Blinkfestivalen non sono che un magro bottino rispetto a quanto richiesto per sostenere economicamente la partecipazione alle gare durante tutta la stagione.
A tal proposito, nell’intervista a Langrenn, Kolkinn esprime i necessari ringraziamenti nei confronti dei propri genitori, per il sostegno mai mancato: “Senza di loro, non sarebbe andata così. Non oso quasi pensare quanto avranno speso per me. Mi chiedo se prima o poi dovrei rimettermi a studiare e se potrò combinare questo con un investimento totale nel mio sport. Il biathlon è la mia priorità. Devi investire il 100%, altrimenti è inutile".
Infine, c’è anche spazio per parlare degli obiettivi in vista del prossimo inverno: "Nel biathlon dipendi estremamente dal successo all’inizio della stagione. È qui che gettiamo le basi per il resto della stagione e bisogna fare meglio delle atlete della nazionale per accedere all’IBU Cup. È difficile arrendersi quando sai di essere stata brava in precedenza. Non voglio arrendermi perché amo quello che faccio. Mi diverto sempre ad allenarmi".
Biathlon – Oda Kolkinn regina del tiro al Blinkfestivalen: “Per entrare in IBU Cup devo battere le atlete della nazionale”
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