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Sci di fondo , Skiroll

Sci di fondo – Thomas Joly entra nella stagione degli skiroll con i piedi di piombo in vista di un inverno tra i big di Ski Classics

Thomas Joly inizia la sua estate con gli skiroll da osservato speciale: rivelazione dello scorso anno, quando ha conquistato il World Classic Tour, il circuito delle lunghe distanze sugli skiroll. E il francese da vincitore in carica assieme ad Astrid Øyre Slind non mancherà di partecipare alla kermesse scandinava, partita questa settimana con il Blink Festivalen
Dopo un inverno di alti e bassi, il transalpino ha lasciato il Team Næringsbanken Stora Enso, per raggiungere una delle squadre private più importanti del circuito Ski Classics, il Team Ramudden, grazie alle prestazioni della scorsa estate. Prima di rimettere gli sci ai piedi per una lunga stagione di granfondo, a Ski Chrono ha raccontato i suoi obiettivi per il prosieguo della bella stagione.

“La forma è buona. Non ho un obiettivo preciso per le prossime settimane, ma l’idea è di arrivare pronto a fine agosto e all’Alliansloppet. Ho vinto la 48 km l’anno scorso ed è davvero un grande evento. L’ideale sarebbe vincere una gara durante l’estate e conquistare diversi podi."
Un ruolino di marcia che sembra iniziato nel migliore dei modi Sandnes nei giorni scorsi, quando il 25enne si è concesso un podio nella Blink Classics, la gara di 50km in classico che ha caratterizzato la seconda giornata del festival norvegese. L’approccio, però, rispetto alla scorsa estate, è più guardingo.
“È vero che molte cose sono cambiate. E in particolare il mio status a livello di skiroll, ma anche sulle lunghe distanze in inverno. Ma non l’ho gestita bene. Dopo i buoni risultati ottenuti in estate, ho voluto sfruttare il mio stato di forma e di conseguenza sono arrivato stanco all’inizio dell’inverno… Quest’anno ho imparato dai miei errori e non ho più problemi a ridurre la mia attività quando lo ritengo necessario."
Sicuramente dietro le sue attenzioni c’è anche l’approdo nel Team Ramudden, uno dei tre maggiori team privati del circuito delle lunghe distanze, che lo pone su un altro piano a livello di preparazione, ma anche semplicemente di filosofia rispetto alle gare e al lavoro di squadra.
“Abbiamo una vera tattica di squadra, come nel ciclismo, con profili di atleti diversi a seconda delle gare. Come nel ciclismo, c’è un leader con compagni di squadra che lavorano per lui durante l’evento e so che ci sono gare durante le quali la squadra avrà fiducia in me e in cui avrò questo ruolo. In altre lavorerò per gli altri."
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