Da lì a due anni, e dopo tanto lavoro al poligono, Frey l’atleta classe 2003 ha conquistato la sua prima medaglia ai Campionati del Mondio Youth a Soldier Hollow, nella staffetta vinta insieme ai compagni di squadra Stian Fedreheim e Andreas Aas. Solo un inizio che inevitabilmente lo ha portato a volerne di più.
Si tratta di una vera e propria impresa, vista la concorrenza agguerrita e i talenti quasi inamovibili che la squadra A ha a disposizione, ma i suoi modelli di riferimento gli danno la carica giusta.
"Johannes Thingnes Boe è un grande idolo per me, ma mi ispiro molto anche a Endre Stroemsheim per migliorare il mio tiro" afferma il quasi 21enne che lavora soprattutto al punto di vista mentale, per rafforzare la propria forza psicologica: oltre alle tante ore di allenamento, Frey cerca di visualizzare le gare in anticipo elaborando un piano su come vuole sciare e tirare. "Riesco a controllare i miei nervi abbastanza bene. Questo è ciò che mi affascina di questo sport".
Se non dovesse riuscire nell’impresa di entrare nella squadra del massimo circuito, l’IBU Cup lo attende di nuovo a braccia aperte per portarlo alla vittoria del titolo europeo nella prossima stagione nella sua località di gara preferita, la Val Martello. Oltre agli splendidi paesaggi e al buon cibo, gli ottimi risultati ottenuti lì – tra cui la doppia vittoria nello scorso mese di gennaio – il centro biathlon “Grogg” è ormai nel suo cuore. "Vincere una gara di IBU Cup è stato il mio obiettivo di sempre e a novembre non mi aspettavo che sarebbe successo più volte” ha concluso Frey.