Lo scorso aprile è partito per gli Stati Uniti, recandosi in Arkansas ad ammirare l’eclissi totale di sole, staccando completamente e liberando la testa dai pensieri di una stagione davvero difficile. A maggio, poi, Francesco De Fabiani ha ripreso ad allenarsi più motivato che mai, soprattutto dopo aver passato mesi ai box a causa del long covid, che gli aveva impedito di gareggiare e allenarsi per tutta la seconda parte della passata stagione.
A Sjusjøen, De Fabiani è l’esperto del gruppo azzurro, in assenza di Pellegrino che si riunirà la prossima settimana in vista del Blinkfestivalen. Il trentunenne del CS Esercito è ben felice di aver risolto finalmente i suoi problemi fisici: «Ho continuato a fare controlli anche in primavera e inizio estate – ha raccontato De Fabiani a Fondo Italia dal raduno azzurro in terra norvegese – come accaduto in precedenza, tutti hanno dato esito negativo, anche i controlli più approfonditi hanno sempre dimostrato che non vi è alcun danno permanente. Purtroppo ho preso il covid lo scorso dicembre, che si è dimostrato essere un long covid, quindi ne ho pagato le conseguenze a livello respiratorio per mesi. Dai controlli non si vedeva nulla, non c’erano danni permanenti, quindi dovevo solo aspettare di guarire, ma così la stagione è andata.
Ora mi sembra di essere tornato alla normalità. Anche gli effetti dei lavori che facciamo insieme ai compagni di squadra mi sembrano quelli degli anni passati. Fa piacere sapere di essere tornato alla normalità, perché ho tutte le possibilità di fare altre stagioni ad altissimo livello, anche se sono dispiaciuto per quella passata».
Da dicembre a fine marzo non sono stati quattro mesi semplici per l’azzurro: «Sicuramente non è stato facile accettarlo – ha ammesso Defa – mi sarebbe piaciuto stare con i compagni e gareggiare, tanto che ci ho anche provato andando in Canada, ma lì ho avuto conferma di non poterlo fare perché le sensazioni erano proprio brutte. Da una parte era anche giusto provarci, ma dall’altra lo è altrettanto capire che quando non riesci ad esprimerti è meglio avere pazienza e lasciare al fisico il tempo di recuperare».
De Fabiani è intenzionato a guardare le cose con ottimismo, perché quella pausa frustrante ha anche avuto dei risvolti positivi e dato nuove motivazioni all’azzurro: «Alla fine quel periodo di stacco dalle gare e dal solito ambiente, mi ha messo ancora più voglia di allenarmi e gareggiare. Se da una parte è difficile stare lontano dalle gare, che è anche la parte più divertente dell’anno, soprattutto se le competizioni vanno bene (ride, ndr), dall’altra, in alcune occasioni, anche se la stagione va bene, arrivi alla fine spremuto e non hai abbastanza energie mentali per ripartire a maggio. Quest’anno, invece, avevo proprio voglia di ricominciare, proprio perché avevo passato tanti mesi fuori. Da una parte è stato anche un modo di ritrovare delle buone motivazioni, perché dopo dieci anni nei quali fai sempre le stesse, è importante anche avere stimoli nuovi.
Ovviamente avrei preferito non avere problemi e fare una bella stagione, ma è giusto pensare positivo, ho fatto cose che negli ultimi anni non potevo permettermi, come passare più tempo a casa oppure approfittare di una bella nevicata per andare a fare sci alpinismo. Alla fine mi è stato anche utile per allenarmi, perché non potendo fare fondo e ho approfittato di fare qualche uscita di sci alpinismo a bassa intensità per fare allenamento senza esagerare, lasciando il tempo necessario ai polmoni di tornare come prima».
Da mercoledì prossimo, quando la gara in salita del Lysebotn Opp aprirà il Blinkfestivalen, De Fabiani tornerà finalmente a indossare il pettorale: «Sono contento di tornare a gareggiare. Quello di Sandnes è un evento molto bello, anche se non vi arriveremo in grande forma, perché le gare si svolgono per noi dopo due settimane di raduno nelle quali ci siamo allenati tanto e per questo siamo stanchi. L’obiettivo è però proprio fare le gare più stanchi per sfruttarle come allenamento. Comunque sarà divertente rivivere le emozioni della gara. Sarà anche interessante, perché rispetto al solito partirò più indietro a causa dei miei punti FIS, che non erano tanti da quando ero juniores (ride, ndr). Sicuramente sarà un bello svantaggio al Blinkfestivalen, ma mi darà modo di provare a partire in una posizione inconsueta e fare così una nuova esperienza».
Da leader del gruppo azzurro presente in Norvegia, De Fabiani ha parlato dei compagni di squadra più giovani, che a suo parere hanno fatto dei passi avanti rispetto alla passata stagione. «Il gruppo funziona bene, è stato bello tornare ad allenarsi con loro, anche se alla fine non li avevo visti solo per un mese. Rispetto alla passata estate, ho l’impressione che il livello si sta alzando, questo è importante. Vedremo se sarà effettivamente così anche in gara, in inverno avremo modo di dimostrarlo, in vista di Mondiali e Olimpiadi».
Sci di fondo | 27 luglio 2024, 20:00
Sci di fondo - De Fabiani più motivato che mai: "Il long covid mi è costato la passata stagione, ma ora riparto con nuovi stimoli"
In Breve
giovedì 21 novembre
mercoledì 20 novembre