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Skiroll – Italia, intervista al tecnico Sala: “Sensazioni molto buone a Madona, ecco i nostri programmi verso Schuchinsk e la Val di Fiemme”

L’Italia dello skiroll brilla ed esce a testa alta dalla prima tappa di Coppa del Mondo, disputatasi tra il 17 e il 21 luglio a Madona, in Lettonia. Tanti i podi e le vittorie conquistati dalla squadra azzurra, supervisionata a distanza dal direttore tecnico Emanuele Sbabo e guidata nella trasferta lettone dall’allenatore responsabile Marco Sala, con l’aiuto dei tecnici Tommaso Tamburro e Martina Iozzelli e del fisioterapista Antonio Giulio Ruggiero. Per fare il punto su quanto raccolto in questo appuntamento inaugurale e tracciare la scia verso la tappa di Schuchinsk (Kazakistan, dal 14 al 18 agosto) e verso i Campionati Mondiali che si terranno in Val di Fiemme, a intervenire è lo stesso Marco Sala, intervistato da Fondo Italia.

Si è conclusa la prima tappa di Coppa del Mondo a Madona, con tanti ottimi risultati per l’Italia. Quali sono in generale le sue sensazioni?
“Le sensazioni sono molto buone perché i ragazzi hanno dimostrato di essere competitivi, centrando il podio in tutte le categorie, partendo dalla categoria junior donne, passando per la junior uomini, senior donne e senior uomini”.

Partendo dalle ragazze junior, Anna Maria Ghiddi si è riconfermata un’assoluta pretendente alla sfera di cristallo. Come valuta le sue prestazioni e quelle delle sue compagne anche alla luce della vittoria nella team sprint in coppia con Maria Invernizzi?
“Siamo stati molto contenti delle prestazioni raggiunte da Ghiddi soprattutto nella prima gara, dove ha dimostrato una maturità tattica notevole. Ha confermato lo stato di grande forma nella team sprint di venerdì in coppia con Invernizzi. Quest’ultima ci ha dato ottime sensazioni e ci ha fatto percepire una buona crescita rispetto alla scorsa stagione, quindi la strada è quella giusta. Anche per quanto riguarda Chiara Agostinetto, si è comportata bene in tutte le gare. Ha fatto buone prestazioni e accumulato tanta esperienza. Anche in questo caso credo che la direzione sia quella corretta”.

Al maschile tra gli junior sono andati in tre sul podio: Carlo Cantaloni, Tommaso Tozzi e Stefano Epis. L’Italia può sognare in grande anche in questa categoria in ottica classifica generale?
“Siamo rimasti molto stupiti dal livello raggiunto da tutti i nostri atleti. Oltre ai podi raggiunti dai tre citati, anche Francesco Chiaradia ha sfiorato il podio al fotofinish nella sprint corta. Siamo competitivi in tutti i format, i ragazzi hanno dimostrato anche un’ottima capacità tattica nella mass start, prendendo il comando della gara sia inizialmente con la fuga di Jonatan Lindberg, Cantaloni e Tozzi, ma anche nella seconda parte di gara, occupando le prime posizioni e confermandosi nel rettilineo finale al 2° e 3° posto. La classifica generale? Chi lo sa. Se la fortuna ci assiste potremo anche puntare a un ottimo risultato nella generale. Difficilmente potremo puntare alla vittoria, perché la Svezia schiera atleti molto competitivi anche per quanto riguarda l’invernale, essendo proprio Lindberg vincitore della Coppa di Svezia di fondo”.

L’intervista prosegue sotto

Tra le senior donne è arrivato un bel podio di Maria Eugenia Boccardi, oltre a un 4° posto di Alba Mortagna nella sprint. Linn Sömskar rimane imbattibile?
“Siamo stati veramente contenti. Non dico sorpresi, ma abbiamo avuto una conferma di quelle che erano le nostre sensazioni su Boccardi. Ha fatto un’ottima gara con un bellissimo 3° posto, occupando posizioni di testa durante la gara con tanta personalità, nonostante la poca esperienza nelle competizioni di skiroll. Molto bene anche Mortagna che è tornata alle gare dopo qualche anno di stop. Si è comportata bene sia nella sprint, ma anche nella gara distance, alle spalle di Elisa Sordello, che è comunque un’atleta esperta e in grande crescita. Sömskar è un’atleta veramente forte e rappresenta un osso duro per tutte le atlete del mondo. Fa sempre bene anche nel Blinkfestivalen o in altri eventi in cui partecipano atleti della Coppa del Mondo di fondo e abbiamo visto tutti che riesce ad essere competitiva in tutti i format. E’ un ottimo punto di riferimento se si vuole capire a che punto ci si trova per quanto riguarda il desiderio che gli atleti hanno di confrontarsi in campo internazionale”.

La categoria senior maschile è forse quella in cui il livello medio dell’Italia è più alto: le vittorie di Matteo Tanel ed Emanuele Becchis, i podi di Riccardo Lorenzo Masiero, Michele Valerio e Tommaso Dellagiacoma. Un giudizio su questi risultati?
“Sì, il livello medio in questa categoria è il più alto di tutti. Abbiamo dimostrato di poter fare un ottimo turnover con diversi atleti sul podio. Inoltre, ricordo due episodi sfortunati che ci hanno un po’ penalizzati in queste gare: la caduta di Tanel durante l’arrivo della team sprint e la rottura di un bastone prima delle ultime due curve durante la mass start di domenica di Becchis, che stava tallonando il vincitore Raimo Vigants. Poi abbiamo visto in grande crescita Valerio, che ha occupato il 2° posto nella sprint e si è comportato molto bene, dovrà crescere nelle gare distance. Molto bene Masiero che ha dimostrato di essere competitivo in più format, è un atleta giovane su cui abbiamo grandi aspettative. Dellagiacoma, nonostante la partecipazione a due sole gare, ha agguantato subito un podio, mentre Becchis è ormai una sicurezza per noi e si comporta molto bene non solo nelle sprint, ma anche nelle distance grazie alla sua ottima gestione della tattica. Lorenzetti, infine, sta facendo esperienza e non è nelle migliori condizioni a causa di alcuni infortuni, quindi dovrà essere un po’ più alla rincorsa”.

C’è qualche aspetto che vorrebbe migliorare ulteriormente?
“Per quanto riguarda le aree di miglioramento, per i senior, verso i Campionati Mondiali lavoreremo per sviluppare strategie e tattiche di gruppo durante la gara. Lavorare in team e lavorare insieme, definire i ruoli e le mansioni nei vari scenari che possono capitare in una gara di gruppo. Il nostro è un team molto grande a livello numerico e il gioco di squadra può fare la differenza. E’ un aspetto su cui stiamo investendo tante energie”.

Ora si torna a casa, avete in programma dei raduni da qui alla prossima tappa?
“Prima della prossima tappa non abbiamo in programma raduni, ma ci ritroveremo a Rapy (Verrayes, in Valle d’Aosta, ndr) per le gare di Coppa Italia che rappresenteranno una selezione per la Coppa del Mondo. Faremo più avanti un raduno dal 26 al 31 agosto al termine del quale ci recheremo ad Darfo Boario per la tappa di qualificazione alla Coppa del Mondo, dove sarà presente anche il nostro sponsor NextPro, che organizzerà la gara. Il raduno pre-Mondiali sarà un check molto importante per rifinire le ultime cose e i dettagli che ci porteranno poi ad essere pronti per le gare di casa”.

Quali sono le aspettative riguardo all’appuntamento kazako di Coppa del Mondo a Schuchinsk?
“Le aspettative per il Kazakistan sono molto alte perché i nostri atleti hanno dimostrato di essere in forte crescita a Madona. La pista che troveremo è una pista che per noi ha ottime caratteristiche, perché è una pista dura, con molto dislivello, tratti in cui attaccare e dove le nostre qualità sia tecniche che organiche e metaboliche possono venire fuori. I risultati dell’anno scorso lo hanno dimostrato, ci aspettiamo dai ragazzi un’ottima prestazione in tutti i format e in tutte le categorie”.

Il grande obiettivo rimane la Val di Fiemme, come vi preparate all’appuntamento iridato?
“Come detto, saremo in raduno dal 26 al 31 agosto, andremo a fare diversi test con il CeRiSM e l’aiuto dello sport scientist Roberto Modena e collaboreremo con l’Università di Bologna tramite Sandro Bartolomei per quanto riguarda la parte di forza e architettura muscolare, tramite ecografie a ultrasuoni. Cercheremo di avere un approccio scientifico alle prestazioni, ai test e alla programmazione. I ragazzi sono monitorati dallo staff del medico Balestreri, quindi avremo check continui riguardo al loro stato di salute, di idratazione e in generale lo stato di forma. Siamo molto positivi e il fatto di poter avere i Mondiali in casa per noi sicuramente sarà un vantaggio. In più, presentarsi alla tappa in Kazakistan con circa 300 punti di vantaggio sulla Lettonia nella classifica per nazioni è una carica ulteriore che dobbiamo sfruttare al meglio, per confermarci e arrivare con un buon margine ai Mondiali in Val di Fiemme”.

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