Giuseppe, congratulazioni! Cosa significa per te aver raggiunto questo traguardo e cosa si prova?
"Per me avere raggiunto questo traguardo significa che se si vuole ottenere qualcosa la si può ottenere ma solo con la enorme voglia di arrivarci e soprattutto la determinazione e una struttura ben solida, come lo è la Polisportiva disabili Valcamonica che mi ha sostenuto per qualsiasi esigenza. Siamo i primi che in un biennio riescono a qualificarsi in due paralimpiadi di due sport diversi. A questo proposito ringrazio sia la Polisportiva che la Polizia Penitenziaria, visto che faccio parte di entrambe società, per avermi dato la possibilità di provare a raggiungere questo sogno che poi è riuscito, così come sono fiero di fare parte anche della stessa FITRI che ci ha dato la possibilità di fare molte gare per la qualifica."
Ora come ti preparerai per Parigi?
Hai già avuto modo di vedere il percorso? Si parla anche dell’eventualità di organizzare la competizione in duathlon, se il Tamigi non dovesse essere balneabile. Che ne pensi?
Infine, a questo punto, anche se immagino ci sia un po’ di scaramanzia, l’importante è partecipare o punti qualcosa in più?
"No no, vado a Parigi per divertirmi"