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Olimpiadi Invernali – Assegnate alle Alpi Francesi e Salt Lake City le edizioni 2030 e 2034

Questo mercoledì, durante la 142a sessione del Comitato Olimpico Internazionale (CIO) che si svolge al Palais des Congrès di Parigi, in concomitanza con le Olimpiadi estive che partiranno venerdì nella capitale francese, è arrivata la decisione in merito all’assegnazione delle Olimpiadi invernali del 2030 e del 2034.
In linea con il lavoro degli ultimi mesi e a conferma del "dialogo privilegiato" della Future Host Commission con i Comitati Organizzatori, le Alpi Francesi nel 2030 e Salt Lake City/Utah nel 2034 hanno ricevuto l’onere e l’onore di organizzare le prossime edizioni dei Giochi Olimpici Invernali.
La mattinata è iniziata con la presentazione della proposta francese da parte naturalmente del Presidente del Comitato Olimpico Francese (CNOSF), David Lappartient, che dal canto suo ha ricordato ai convenuti lo storico legame tra la Francia e lo sport a Cinque Cerchi. "Siamo molto orgogliosi di essere qui davanti a voi per presentare la nostra candidatura per i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali del 2030. La Francia e i Giochi hanno una lunga storia, abbiamo organizzato 3 volte i Giochi Olimpici e Paralimpici e 3 volte i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali. 130 anni fa, fu proprio qui a Parigi che Pierre de Coubertin creò i Giochi. Il CNOSF, gli atleti, le federazioni, le regioni e lo Stato sono con noi intorno a questa candidatura. Vogliamo coinvolgere più paesi e discipline e innovare ancora e ancora come abbiamo fatto a Parigi. Rafforzare la diversità e l’inclusività"
Presente alla sessione, come già annunciato ieri, il presidente francese Emmanuel Macron, che ha difeso davanti al Presidente Thomas Bach e ai membri del CIO riuniti, la genuinità del progetto francese, rassicurando sulle garanzie economiche che il governo francese è tenuto a fornire. 
"Oggi confermo il mio impegno e quello dello Stato francese. La firma della lettera di garanzia sarà una delle priorità del nuovo governo. Potete sicuramente fidarvi di noi. Noi saremo pronti. Siamo orgogliosi di sostenere la candidatura delle Alpi francesi 2030" ha dichiarato il Capo di Stato.
Dopo le ultime settimane di apprensione sulle mancanze del dossier, l’organismo internazionale ha comunque deciso di assegnare alle Alpi Francesi la XXVI Olimpiade invernale, con 84 voti favorevoli, 4 contrari e 7 astenuti. Il Comitato Organizzatore può così tirare un sospiro di sollievo per non aver vanificato il lavoro di mesi di fronte ad un problema di natura politica. Quattro anni dopo Milano-Cortina, quindi, sarà ancora l’Europa ad ospitare le Olimpiadi invernali, le cui gare andranno in scena nel sud-est della Francia, nelle regioni della Provenza-Alpi-Costa Azzurra e dell’Alvernia-Rodano-Alpi.

Riguardo ai dubbi della vigilia, rimane comunque in sospeso la questione finanziaria. L’assegnazione sarà ancora soggetta, infatti, ad alcune condizioni, come aveva anticipo già nella serata di ieri il giornale sportivo francese L’Équipe, che ha pubblicato una lettera inviata dall’organizzazione olimpica al Comitato Olimpico francese; secondo le indicazioni del CIO, dunque, il governo francese che si insedierà sarà tenuto, entro il 31 dicembre 2024, presentare le sue garanzie al CIO per convalidare definitivamente il dossier.
È stato poi il turno degli Stati Uniti che hanno affidato la presentazione della candidatura di Salt Lake City/Utah ad una delle maggiori stelle nella storia delle discipline invernali a stelle e strisce, l’ex sciatrice alpina Lindsey Vonn, che ha delineato i principali temi del progetto.

Ha tenuto un discorso anche Fraser Bullock, il presidente e amministratore delegato del Comitato Organizzatore per Salt Lake City-Utah 2034: "Porto i saluti e le aspirazioni di 3,5 milioni di cittadini dello Utah che amano i Giochi Olimpici e non vedono l’ora di ospitarli" ha detto esprimendo il suo sostegno alla lotta dell’Agenzia mondiale antidoping (WADA) per uno sport pulito "Sosteniamo fortemente la missione della WADA e siamo grati a tutti coloro che lottano a livello globale per uno sport pulito"
Al momento dell’elezione, su 95 votanti, 83 sono stati i voti favorevoli per la proposta nordamericana, 6 contrari e 6 gli astenuti. Così facendo la XXVII Olimpiade Invernale si terrà nei gli stessi luoghi che hanno visto le vicende sportive a cinque cerchi del 2002.

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