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Paralimpici – Giuseppe Romele sulla convocazione a Parigi 2024: “Se si vuole qualcosa la si può ottenere con voglia e determinazione”

Abbiamo dato ieri la notizia della convocazione di Giuseppe Romele alle Paralimpiadi di Parigi 2024. In un percorso di qualificazione fatto di alto e bassi, il 32enne di Pisogne, che quest’inverno ha potuto festeggiare la vittoria di Coppa del Mondo nello Sci di fondo paralimpico, può togliersi un’altra enorme soddisfazione partecipando ai prossimi giochi Paralimpici nella sua seconda passione, il paratriathlon. Si tratta di un traguardo importante l’atleta in forze alla Polisportiva Disabili Valcamonica e alle Fiamme Azzurre, che riesce nell’impresa per nulla banale di prendere parte a distanza di soli 2 anni ai giochi invernali prima e a quelli estivi poi. Per celebrare questo primo, fondamentale step e sondare il suo umore alla vigilia dell’evento a Cinque Cerchi gli abbiamo rivolto qualche domanda.

Giuseppe, congratulazioni! Cosa significa per te aver raggiunto questo traguardo e cosa si prova?
"Per me avere raggiunto questo traguardo significa che se si vuole ottenere qualcosa la si può ottenere ma solo con la enorme voglia di arrivarci e soprattutto la determinazione e una struttura ben solida, come lo è la Polisportiva disabili Valcamonica che mi ha sostenuto per qualsiasi esigenza. Siamo i primi che in un biennio riescono a qualificarsi in due paralimpiadi di due sport diversi. A questo proposito ringrazio sia la Polisportiva che la Polizia Penitenziaria, visto che faccio parte di entrambe società, per avermi dato la possibilità di provare a raggiungere questo sogno che poi è riuscito, così come sono fiero di fare parte anche della stessa FITRI che ci ha dato la possibilità di fare molte gare per la qualifica."
Ora come ti preparerai per Parigi? 

"Come preparazione stiamo già lavorando dal mese di aprile con dei programmi ben strutturati che teoricamente ci dovrebbero portare al top per Parigi."
Hai già avuto modo di vedere il percorso? Si parla anche dell’eventualità di organizzare la competizione in duathlon, se il Tamigi non dovesse essere balneabile. Che ne pensi?
"Il percorso lo visto solo su internet e incrociamo le dita per il Tamigi. Per il duathlon spero di no, ma in realtà non è un problema che riguarda solo me anche il resto degli avversari."
Infine, a questo punto, anche se immagino ci sia un po’ di scaramanzia, l’importante è partecipare o punti qualcosa in più?
"No no, vado a Parigi per divertirmi"
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