Pochi giorni fa, avevamo riportato come il giornale francese Le Parisien avesse rivelato l’impasse in cui si trovano in questo momento i Giochi Olimpici Invernali del 2030 a causa dell’instabilità politica che nelle ultime settimane ha coinvolto il governo francese. Le Olimpiadi delle Alpi Francesi sembravano cosa ormai fatta ma le vicissitudini politiche avrebbe impedito al governo francese di fornire la lettera di garanzie finanziarie che dovrà essere inclusa nel dossier olimpico entro il 24 luglio all’interno della candidatura per l’edizione 2030.
Ulteriori sviluppi sulla faccenda arrivano quest’oggi da L’Équipe, che sul tema ha intervistato il presidente del Comitato Olimpico Internazionale, Thomas Bach. "Il Comitato Olimpico Francese, con il suo presidente David Lappartient, è in contatto con tutte le parti interessate in Francia. Bisogna attendere anche l’evoluzione della situazione politica dopo quanto accaduto negli ultimi giorni , ma quello che mi ha detto è che tutte le parti interessate e i partiti politici sono favorevoli ai Giochi invernali del 2030 in Francia e ciò consentirebbe di trovare una soluzione prima del 24 luglio."
Quelle pronunciate dal capo del CIO sono parole che sicuramente tranquillizzano quanti stanno da mesi lavorando al progetto, sebbene rimanga chiaro il concetto secondo cui non potranno esserci deroghe alla procedura né altri ritardi: "Senza garanzie non possiamo prendere una decisione incondizionata per l’assegnazione dei Giochi. Tutti i soggetti interessati ne sono consapevoli."
In Francia, in vista dell’inizio dei Giochi, Bach ha avuto anche un incontro con il presidente francese Emmanuel Macron, con cui assicura il dialogo in merito a delle nuove Olimpiadi francesi nel 2030 rimane assolutamente positivo e costruttivo.
"Il Presidente ha sostenuto questo progetto fin dall’inizio. Abbiamo avuto discussioni molto costruttive, sapendo che abbiamo bisogno di una garanzia. Dopodiché potremo discutere i dettagli legali che ci permetteranno di prendere una decisione. Se si tratta di una garanzia solida, potremo prendere una decisione definitiva” spiega il 70enne "se ci sono ancora dettagli da definire, dobbiamo sapere quali condizioni devono ancora essere soddisfatte. Sono tutti scenari diversi, quindi dobbiamo aspettare e vedere".
Ulteriori sviluppi sulla faccenda arrivano quest’oggi da L’Équipe, che sul tema ha intervistato il presidente del Comitato Olimpico Internazionale, Thomas Bach. "Il Comitato Olimpico Francese, con il suo presidente David Lappartient, è in contatto con tutte le parti interessate in Francia. Bisogna attendere anche l’evoluzione della situazione politica dopo quanto accaduto negli ultimi giorni , ma quello che mi ha detto è che tutte le parti interessate e i partiti politici sono favorevoli ai Giochi invernali del 2030 in Francia e ciò consentirebbe di trovare una soluzione prima del 24 luglio."
Quelle pronunciate dal capo del CIO sono parole che sicuramente tranquillizzano quanti stanno da mesi lavorando al progetto, sebbene rimanga chiaro il concetto secondo cui non potranno esserci deroghe alla procedura né altri ritardi: "Senza garanzie non possiamo prendere una decisione incondizionata per l’assegnazione dei Giochi. Tutti i soggetti interessati ne sono consapevoli."
In Francia, in vista dell’inizio dei Giochi, Bach ha avuto anche un incontro con il presidente francese Emmanuel Macron, con cui assicura il dialogo in merito a delle nuove Olimpiadi francesi nel 2030 rimane assolutamente positivo e costruttivo.
"Il Presidente ha sostenuto questo progetto fin dall’inizio. Abbiamo avuto discussioni molto costruttive, sapendo che abbiamo bisogno di una garanzia. Dopodiché potremo discutere i dettagli legali che ci permetteranno di prendere una decisione. Se si tratta di una garanzia solida, potremo prendere una decisione definitiva” spiega il 70enne "se ci sono ancora dettagli da definire, dobbiamo sapere quali condizioni devono ancora essere soddisfatte. Sono tutti scenari diversi, quindi dobbiamo aspettare e vedere".