La nazionale di sci di fondo della Francia va avanti con la preparazione e dopo due settimane di ritiro sul ghiacciaio di Tignes, si sposta a Prémanon, dove ieri è iniziato il nuovo raduno della formazione transalpina. Ai microfoni di Nordic Magazine, il tecnico Thibaut Chêne ha illustrato il programma della permanenza in Borgogna, fissando anche alcuni ulteriori appuntamenti.
Innanzitutto Chêne spiega la scelta di Prémanon, in ragione delle attrezzature e delle strutture messe a disposizione da questa località: “Il tema del raduno è sfruttare tutte le strutture e le infrastrutture di Prémanon per affinare la nostra preparazione e lavorare ad alta velocità. Iniziamo con due giorni di lavoro sul tapis-roulant. Effettuiamo diversi test in compagnia di Jonas Forot e del centro scientifico presente sul posto. Lo scopo è quello di testare gli atleti su diversi parametri come fisiologia e tecnica”.
Delineando poi il programma per i prossimi giorni, Chêne evidenzia che la squadra collaborerà con il gruppo B e che a conclusione del raduno verrà svolta una sprint per testare la forma in vista della trasferta in Norvegia, dove la Francia è attesa al via della Toppidrettsveka, una gara su lunga distanza sulle strade di Trondheim: “Poi sfrutteremo la pista di Prémanon per lavorare su ritmi diversi. Concluderemo il nostro stage con una sprint. [...] Qui percorreremo anche le strade che sono piuttosto collinose. Questo ci permetterà di puntare su un’area di lavoro importante: la spinta. Così ci prepariamo anche per la lunga distanza della Toppiddretsveka (il 14 di agosto, ndr). Potremo collaborare anche con la squadra B di Mathias Wibault. Faremo insieme un lavoro di spinta intenso e anche la sprint alla fine del ritiro. Questo programma ci permetterà di prepararci per le due settimane che avremo in Norvegia e dove si terranno le prime gare dell'estate. C'è una progressione e una sequenza logica tra ogni raduno”.
Infine, tra le dichiarazioni di Chêne, anche un giudizio sullo stato di forma degli atleti: “Siamo nel mese di luglio e sono comunque passate sei settimane. Ovviamente c'è un po' di fatica da gestire. Da tempo abbiamo carichi di lavoro piuttosto elevati. Continueremo su questa linea fino alla fine di settembre. Dovremo gestire anche le prime ondate di caldo”.