La squadra maschile di Coppa del Mondo è impegnata in un lungo raduno a Lillehammer, in Norvegia, che durerà ancora per qualche giorno fino a venerdì; nel gruppo anche Dorothea Wierer, che prosegue come d’abitudine da qualche anno assieme ai ragazzi, sotto la guida dei tecnici Andrea Zattoni e Fabio Cianciana. In programma, come gli atleti hanno mostrano nelle loro pagine social, tanti chilometri di corsa e sugli skiroll e sessioni al poligono.
E verosimilmente questo collegiale sarà l’ultimo prima di una lunga pausa per l’altoatesina. Mentre si allena per la prossima stagione, Doro inizia a prepararsi per un impegno più vicino e che la vedrà impegnata nell’evento sportivo dell’anno, le Olimpiadi di Parigi, seppur in una veste completamente differente: quella di inviata speciale per Eurosport. E di questo ha parlato principalmente con i media norvegesi, che in questi giorni di raduno ha incontrato presso il centro sportivo Olympiaparken di Lillehammer. Con il suo lavoro a Parigi, del resto, la biatleta delle Fiamme Gialle metterà da parte gli sport invernali per dedicarsi a quelli estivi; per una volta senza la pressione del risultato, il suo compito sarà quello di portare gli spettatori nel cuore delle Olimpiadi, alla scoperta degli atleti dietro le quinte delle competizioni a cinque cerchi. Di conseguenza, nelle settimane parigine, l’allenamento non sarà propriamente la priorità: di conseguenza in queste settimane sta lavorando duramente.
"Qui a Lillehammer posso correre nei boschi e fare skiroll. A Parigi sarà impossibile. Non ho idea di quanto potrò allenarmi mentre sono lì, quindi questo periodo qui è molto importante per me” ha spiegato ai microfoni di Dagbladet. D’altro canto, sebbene sia un’esperienza con cui vivrà le Olimpiadi senza ‘ansia da prestazione’, la 34enne comunque vive l’attesa con una certa dose di apprensione. "Ho un po’ di paura per quello che mi aspetta. È una cosa che non ho mai fatto prima" ammette "Penso che sia una grande esperienza da portare con sé, ed è anche bello uscire dalla propria comfort zone”
Lontana dalla propria zona di comfort certo, ma non impreparata. A Dagbladet dimostra già di essere ferrata sugli atleti norvegesi che saranno in gara a Parigi in diverse discipline.
"Avete molti atleti forti. I ragazzi del beach volley sono bravi, così come i fratelli Ingebrigtsen. Diventano sempre più forti. È davvero impressionante. E Warholm. Wow! È interessante che la Norvegia ora abbia anche molti buoni atleti che gareggiano negli sport estivi" dichiara, lasciandosi andare anche a delle considerazioni sulle differenti mentalità sportive che caratterizzano il Paese scandinavo e l’Italia "Non mi sorprende, perché vedo come si vive qui a Lillehammer. È completamente diverso dall’Italia. Qui il focus è esclusivamente sullo sport, ed è una cultura completamente diversa”
"I miei sponsor hanno espresso il desiderio che continuassi, e ho anche parlato con mio marito che avrei dovuto continuare se fossi stata motivata" Tuttavia, non ha in programma di fare alcuna selezione nel calendario della prossima stagione. "Preferirei partecipare a tutte le gare. È quello che ho sempre fatto e non vedo alcun motivo per cambiare. Non sono il tipo di atleta che sceglie le gare” conclude Wierer.