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Biathlon

Biathlon – La Svizzera dello sci alpino sfodera skiroll e carabina durante il raduno a Lenzerheide: “big five” per Odermatt

Vero e proprio colpo di scena all’interno del raduno svoltosi nei giorni scorsi a Lenzerheide, che ha coinvolto la squadra svizzera di sci alpino. All’interno del programma di allenamento stilato dai tecnici svizzeri, tra i quali tra l’altro è presente anche il valdostano Matteo Joris, questa volta non è comparsa nessuna sessione in palestra, né un lavoro di resistenza in bicicletta. Trovandosi a Lenzerheide, patria del biathlon (e dello sci di fondo) e prossima sede dei Mondiali di biathlon, i discesisti svizzeri non hanno potuto resistere al richiamo di carabina e skiroll. E così, il fenomeno dello sci alpino Marco Odermatt e i suoi due compagni di squadra Gino Caviezel e Justin Murisier si sono lanciati in un allenamento al poligono, accompagnato da alcuni giri di pista.
Come si legge sul portale elvetico Blick, i tre membri della squadra nazionale si sono dati battaglia in una sfida goliardica (ma pur sempre sfida), sui 2,5 km dell’arena del biathlon di Lenzeheide. Se per Caviezel, che abita a pochi chilometri dall’arena, il biathlon era tutto sommato uno sport conosciuto e già sperimentato e per Murisier la carabina è uno strumento noto, che ha imparato a utilizzare durante la sua formazione, per Odermatt si trattava quasi di un battesimo. “Finora ho sparato con un fucile solo una volta nella mia vita. È stato anni fa con il mio amico Gabriel Gwerder a Muotathal”, ammette il campione olimpico e mondiale. E infatti le difficoltà non tardano ad arrivare: nel poligono in piedi Odermatt si dimostra poco preciso e ne esce con un deludente “big five”, ovvero senza colpire nessuno dei cinque bersagli, contro il 3/5 messo a segno dai suoi due avversari.
Alla fine a spuntarla è Murisier, con Caviezel secondo e Odermatt terzo. Sicuramente, oltre a conoscere bene la pista di casa, Murisier ha beneficiato delle sue pregresse esperienze nello sci di fondo, visto che nel 2019 aveva preso parte all’Engandin Skimarathon, la granfondo più iconica della Svizzera che si staglia su un percorso di 42 km: “A causa della rottura del terzo legamento crociato l’estate precedente, non avevo potuto qualificarmi per i Campionati del Mondo di Are. Così ho portato a termine l’Engadin Skimarathon in due ore e tre minuti”.
A quanto pare, non è bastato a Odermatt l’allenamento sugli sci da fondo dello scorso inverno, quando si era cimentato insieme al fondista norvegese Johannes Klæbo in una sfida in volata. Ovviamente, siamo sicuri che sugli sci da discesa, nella prossima stagione, lo svizzero saprà certamente rifarsi.

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