Sci di fondo - 10 luglio 2024, 08:50

Sci di fondo - Niente fondi statali negli USA, Diggins: "Diversi colleghi lavorano part-time per poter competere"

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Nei giorni scorsi in Norvegia fa ha fatto scalpore in Norvegia la notizia in merito ai saltatori con gli sci della Nazionale, a cui è stato chiesto, per la prossima stagione, di donare un contributo monetario per poter coprire alcune delle spese, in mancanza di sponsor. In molti Paesi europei, del resto, oltre agli sponsor, i finanziamenti statali svolgono un ruolo fondamentale nello sport, garantendo la necessaria continuità almeno negli aspetti più importanti; tuttavia, nella congiuntura economica attuale, è difficile riuscire a mantenere determinati standard, specialmente là dove le discipline da sostenere ad un livello altissimo sono diverse.

Eppure questa è la realtà che molte squadra conoscono quotidianamente al di fuori del Vecchio Continente, a cominciare dagli Stati Uniti, dove la squadra di sci di fondo si affida in larga misura alla raccolta di fondi provenienti da donatori privati o associazioni filantropiche per sostenere le proprie attività e coltivare i propri atleti più promettenti.

"Non ci sono finanziamenti governativi per gli sport negli Stati Uniti, quindi chiunque sia coinvolto in US Ski & Snowboard o nella National Nordic Foundation lavora davvero come un cane per bilanciare i nostri budget" ha spiegato Matt Whitcomb, allenatore della Nazionale americana.

La federazione, U.S. Ski & Snowboard, e la National Nordic Foundation (NNF) sono i due sono gli enti no-profit che contribuiscono principalmente a coprire le spese operative delle squadre nazionali, ma il loro supporto non sempre basta a coprire gli alti costi di una stagione di altissimo livello e anche gli atleti devono mettere mano al portafoglio.

"Dobbiamo contribuire attivamente al finanziamento della nostra carriera. Ho diversi colleghi della nazionale che lavorano part-time per poter competere" ha spiegato la vincitrice della Sfera di Cristallo, Jessie Diggings, in una intervista a Langrenn.com "sono le famiglie, i club e gli sponsor che ci permettono di viaggiare durante tutta la stagione. È lo stesso per altre squadre di altri continenti d'oltreoceano, come Canada e Australia. Sappiamo per esperienza personale quanto sia difficile finanziare iniziative di questo livello, ma ne vale la pena. Facciamo tante esperienze e siamo estremamente grati di avere l'opportunità di farlo. Non lo diamo per scontato."

E così, proprio come in pista gli atleti hanno successo grazie a un lavoro di squadra che comprende tante figure, dagli allenatori, ai fisioterapisti, passando per gli skiman, anche per mandare avanti un'intera disciplina, negli USA è fondamentale l'impegno e la dedizione di tutti i soggetti coinvolti, atleti, allenatori, donatori e personale organizzativo. Grazie ai contributi e agli sforzi di molti, tanti sogni mondiali e olimpici possono essere realizzati.

Federica Trozzi