Sono passati ormai oltre 2 anni da quando Selina Gasparin ha deciso di appendere sci e carabina al chiodo. L’ex biatleta svizzera, che è comparsa in Coppa del Mondo per l’ultima volta a Oslo nel 2022, ora ricopre un ruolo all’interno della federazione elvetica che le permette di occuparsi dello sviluppo del settore giovanile e delle strategie di crescita del biatlon del suo paese. Un lavoro dietro le quinte che ha permesso a Gasparin di rimanere attiva nel mondo del biatlon, dando il suo contributo nella formazione delle nuove generazioni di atleti. Intervistata dall'IBU, la vincitrice dell’argento olimpico nell’individuale dei Giochi di Sochi 2014 ha parlato del suo ruolo e degli obiettivi connessi.
Alla svizzera non manca di certo l’entusiasmo in relazione alle possibilità offerte dal suo lavoro: “È un lavoro entusiasmante. Posso aiutare a cambiare le cose e a plasmare il futuro del biathlon. Devo considerare tutti i punti di vista e cercare di soddisfare tutte le esigenze. È stimolante ogni giorno”.
Parlando della crescita degli atleti, Gasparin sottolinea poi l’importanza dell’attenzione ai dettagli: “Tutto deve essere preso in considerazione globalmente e poi adattato a ciascun giovane. Ad esempio, ci concentriamo sul numero di ore di allenamento necessarie in base all'età, sapendo quando passare dalla carabina ad aria compressa al fucile di piccolo calibro, dall'ambiente o dall'attrezzatura”.
Infine, Gasparin si sofferma sulla specificità del suo ruolo, che si limita alla programmazione e al lavoro dietro le quinte: “Non sono con il binocolo dietro gli atleti durante l'allenamento. Lavoro principalmente dietro le quinte”.