Lou Jeanmonnot, seconda classificata nella generale di Coppa del Mondo vinta dall’azzurra Lisa Vittozzi, lavora in vista della prossima stagione di biathlon. La sua preparazione, però, non si sta svolgendo con le canoniche sedute di skiroll a cui si dedica il resto della squadra, perché Jeanmonnot ha deciso di volare in Nuova Zelanda dove è da poco iniziato l’inverno. L’obiettivo? Sciare il più possibile sulla neve e “fuggire” dalle lunghe sessioni di skiroll. Intervistata da Nordic Magazine, la francese ha spiegato la sua scelta raccontando i pro e i contro di allenarsi dall’altra parte del pianeta.
Riguardo alla scelta di partire alla volta dell’emisfero australe, Jeanmonnot svela: “L'anno scorso avevo già iniziato a parlarne con Cyril (Burdet, il suo allenatore, ndr). Fondamentalmente si trattava di pianificare le mie vacanze primaverili. Poi mi è venuta l'idea della Nuova Zelanda perché non ci sono miliardi di paesi in cui puoi stare sola se sei una ragazza! Fondamentalmente volevo un paese vicino. Ma alcuni colleghi mi hanno detto che erano stati lì e che è stato uno dei viaggi più belli della loro vita”.
E così la biatleta transalpina ha aggiunto questa nuova tappa alla sua preparazione estiva: “Anche le americane hanno fatto questo viaggio in agosto. E così anche per me questo è diventato un viaggio di preparazione piuttosto che una vacanza primaverile. L’idea era già stata concordata lo scorso anno. Il progetto ha richiesto un po' di tempo per essere validato perché volevo che corrispondesse anche alle date degli stage del gruppo. Rimarrò solo due settimane, perché non volevo perdere lo stage in Norvegia”.
Jeanmonnot scende poi nel dettaglio della gestione degli allenamenti senza il sostegno costante del tecnico: “E' la stessa cosa di quando non siamo in raduno. Seguo la programmazione di Cyril che è ultra adattabile a seconda di ciò che voglio e del mio programma. Mi sposterò a seconda del tempo e dei posti belli da visitare. La priorità è per i lavori specifici e per gli altri invece mi adatto”.
Inevitabile parlare delle conseguenze sul fisico di un viaggio così lungo: “Ho sperimentato il jet lag per la prima volta nella mia vita la scorsa stagione in Nord America. Non riesco a dormire in aereo ma ho lottato per non addormentarmi troppo presto. Ho fatto esattamente la stessa cosa quando sono arrivata qui. Ho appena trascorso una notte da 13 ore, quindi è andato tutto bene!”
La francese insiste poi sulla differenza tra un allenamento sugli skiroll e una preparazione sulla neve: “Le condizioni qui? Sono eccezionali! Non ricordo di aver mai visto questo in vita mia. È davvero fantastico. Le ore sugli skiroll sono buone ma non sempre corrispondono a quello che si può fare in inverno. Questo fa parte di uno degli aspetti del mio allenamento in questa stagione estiva con l'altitudine. Sono abbastanza contenta perché abbiamo lavorato su punti tecnici con Cyril a Prémanon. Provo ad applicare questo qui anche se è un po' fastidioso non avere il suo feedback. Continuo a pensare che sarà molto interessante poter passare ore sugli sci questo mese di luglio”.
Infine, Jeanomnnot parla del suo stato di forma e del primo periodo primaverile di allenamenti: “Non mi sentivo molto bene e non ho avuto una bella primavera. Mi sono ammalata perché ero con il gruppo sportivo e non ho avuto il tempo di riposarmi. Quindi ho sofferto la stanchezza per parecchio tempo e mi sento come se ne stessi pagando le conseguenze anche adesso. Non sono ancora al top come lo scorso anno, ma va bene e spero che migliorerà”.