Questa primavera Helene Marie Fossesholm ha perso il posto dalla squadra nazionale di sci di fondo dopo un inverno difficile, in cui aveva sciato a malapena. Un esito di cui era naturalmente ben consapevole e che era preparata ad affrontare assieme al padre Øyvind Foss, con cui ora forma una "squadra di allenamento" che ribattezzato Team Fossesholm e che avrà come parte importante della sua attività di preparazione la mountain bike (con cui ha vinto una medaglia mondiale a livello juniores nel 2019), come ha mostrato all'emittente norvegese TV2. La 23enne ha graffi sul ginocchio e fango ovunque, ma il suo sorriso è impareggiabile.
"Sono tornata alle origini. Vado in bicicletta e mi diverto. Per me il ciclismo è un ottimo allenamento, come lo è la corsa per altri, ed è molto divertente. Mi sto divertendo da matti" ha dichiarato, piena di energia "Era così prima che entrassi in Nazionale. Io e mio padre formiamo una bella coppia. Mi conosce molto bene e ha già funzionato in passato. Funzionerà anche adesso, non ho il minimo dubbio su questo"
Di recente, ha corso la sua prima gara di mountain bike in tre anni. Si è conclusa con la vittoria.
Entro l'inverno spera di tornare in ottima forma anche sulle piste di fondo.
"Ora si tratta solo di fare ciò che mi diverte, che mi dà energia e che è un buon allenamento. Ho avuto la mia migliore stagione, o una delle mie migliori stagioni, quell'anno in cui ad aprile, maggio e agosto ho quasi solo pedalato."
L'obiettivo per la giovane atleta, considerata uno dei più grandi talenti norvegesi prima dello stop, è chiaramente quello di tornare in Nazionale con la quale ha porta a casa un oro iridato in staffetta dai Campionati del Mondo di Oberstdorf del 2021. Allo stesso tempo, è convinta in questo momento potersi allenare in maniera autonoma al di fuori della squadra federale possa in realtà essere un vantaggio.
"Mi piacerebbe molto tornare in Nazionale, ma in realtà penso che, visto come sono andate le cose, potrebbe essere un bene per me passare un anno in disparte e rilassarmi un po' di più" ha spiegato l'atleta, che lo scorso autunno si era trovata a dover dire stop agli allenamenti con la squadra e le gare per aver perso la serenità necessaria ad affrontare la stagione e gli impegni a tempo pieno "Quando le cose non vanno bene, se sei in Nazionale c'è un po' più di grinta. Lo si sente. È così che dovrebbe essere. Se non si è in grado di fare bene, lo si viene a sapere. Fa parte del lavoro, ma ora credo di poter essere più tranquillo. Sembra egoistico, ma quest'anno posso fare esattamente ciò che mi conviene."
Oggi, con la ritrovata serenità, Fossesholm ammette - come ha fatto anche Kjersti Kalvaa proprio ieri, di aver ecceduto con l'allenamento, arrivando fino allo sfinimento, non solo fisico ma anche mentale, fino a che la situazione non è precipitata e il suo corpo ha detto basta.
"Ora si tratta di impegnarsi a fondo. Con una quantità di lavoro ragionevole. Il mio tallone d'Achille è stato quello di allenarmi troppo. E sento di essere cresciuta molto per quanto riguarda le decisioni giuste al momento giusto" ha spiegato, chiarendo però che non ha intenzione di affrontare il prossimo inverno sulla difensiva "Sarò sempre un po' pazza e un po' cocciuta, fa parte del mio carattere. Il mio obiettivo è quello di far parte del circo della Coppa del Mondo fin dall'inizio, per poi qualificarmi per i Mondiali".
Pur pensandoci "ogni giorno" vuole avere verso l'appuntamento sulle piste di Trondheim un atteggiamento positivo che non si trasformi in uno stress ma "solo un obiettivo positivo nella mia vita quotidiana."