Julia Tannheimer e Julia Kink sono state grandi protagoniste della scena del biathlon tedesco lo scorso inverno. Entrambe ancora atlete juniores (rispettivamente classe 2005 e 2004), hanno fatto il loro debutto in IBU CUp ad inizio della stagione grazie alle ottime prestazioni nelle selezioni interne realizzate durante la preparazione e le gare test realizzate nel novembre scorso in Val Martello assieme alla nazionale italiana.
E non è finita qui: le due hanno vinto la loro prima competizione nel circuito di biathlon cadetto nella prima metà della stagione; se Tannheimer ha trovato il successo nella Mass Start 60 a Sjusjoen a dicembre, Kink si è aggiudicata la vittoria nella Short Individual in Val Martello a gennaio. Da lì, la stagione non ha fatto altro che migliorare per i due giovani talenti tedeschi.
"All'inizio è stato surreale per me, ma mi sono abituata rapidamente alla nuova situazione e poi non ci ho nemmeno più pensato" ha raccontato Kink in un'intervista a Biathlonworld. Dopo una prima gara dal risultato insoddisfacente, ha dato il massimo per dimostrare di poter fare molto di più, ed è passata dal 67esimo posto della prima gara a Kontiolahti al quinto della seconda: quando si dice "prendere le misure".
La sua compagna di squadra, Julia Tannheimer, è partita altrettanto forte, riportando una vittoria già nel primo blocco di gare, a Sjusjoen. “Volevo solo mostrare cosa posso fare. Non mi aspettavo di poterlo fare così bene e così velocemente” ha spiegato ai media dell'IBU. Questa capacità di emergere in mezzo a rivali ben più grandi ed esperte di lei e mettendo in mostra una velocità notevole sugli sci, a soli 18 anni, Tannheimer ha trovato la Coppa del Mondo, facendosi trovare più che pronta classificandosi 15esima nella Sprint di Ruhpolding, dimostrando di non subire la pressione e il caos di una gara del mondo in casa. “Il giorno della mia prima gara ero molto emozionato. Poi ho guardato una serie sul Tour de France per distrarmi”
Julia Kink era invece più rilassata in previsione alla sua prima partenza in Coppa del Mondo. “In realtà non sono un tipo che si agita facilmente. Naturalmente la notizia che avrei potuto gareggiare a Soldier Hollow e Canmore è stata una sorpresa, ma sono stata accolta bene anche dai miei compagni di squadra. Mi hanno supportato con tutte le mie domande” Ed alla fine è andata così bene che ha trovato anche il podio nella staffetta femminile.
A Otepaa per le due giovani atlete tedesche è arrivata la ciliegina sulla torta di una stagione al top: diventando entrambe Campionesse del Mondo junior si individualmente che in staffetta, ma entrambi hanno vissuto serenamente l'evento.
"Sapevo che anche altri atleti del settore avevano esperienza in Coppa del Mondo, ed è per questo che non mi sentivo un favorita" ha dichiarato Tannheimer, vincitrice dell'Individuale, mentre Kink, che ha messo al collo l'oro nella Mass Start 60, ricorda la prestazione di tutta la Germania ai Mondiali estoni "Le gare di Otepaa sono andate bene per tutta la squadra. Questo mi ha spinto”
Mentre si preparano con la squadra B della nazionale tedesca per la nuova stagione, che vedrà le atlete combattere nei test interni per gli ultimi pass per la Coppa del Mondo, le due biathlete riflettono sulla stagione.
"L'intera stagione mi è sembrata un sogno. Ancora non riesco a crederci. E' un bene che ora debba concentrarmi sui miei studi" spiegò Tannheimer lo scorso mese di marzo, quando declinò la convocazione per le tappe in Nord America dando la priorità agli esami scolastici. Per Julia Kink, invece, questa stagione è stato solo un assaggio di quella che sarà la sua vita negli anni a venire. "Ho imparato a gestire le situazioni in cui le cose non vanno come previsto. Ho potuto imparare tantissimo dagli atleti esperti della Coppa del Mondo. Ora voglio usare quella conoscenza per prepararmi per la prossima stagione"