Biathlon | 15 giugno 2024, 10:55

Biathlon - Eric Perrot continua la preparazione pensando a lungo termine: "Sono cresciuto fisicamente e mentalmente, ho trovato stabilità"

credits - Dmytro Yevenko

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La squadra francese di coppa del mondo è in questi giorni a Corrençon-en-Vercors, nell'Isère, per il secondo raduno della lunga stagione estiva di preparazione. Non manca all'appello Eric Perrot che ormai, nonostante la sua giovane età, è un punto fermo del gruppo di Simon Fourcade, soprattutto dopo quanto mostrato in pista nella stagione passata, tra il pesante contributo al medagliere francese nei Campionati Mondiali di Nove Mesto e la prima vittoria in carriera nel massimo circuito a Soldier Hollow.

"Lo scorso inverno noto che ci sono stati buoni progressi. Questo era l’obiettivo a lungo termine che mi ero prefissato l’anno scorso. Concretamente ho raggiunto un traguardo che mi ha permesso di disputare molte gare di fila nelle prime posizioni. Giocarmela fino in fondo, piazzandomi regolarmente tra i primi 5 e facendo gare a quel livello, mi ha permesso di acquisire sicurezza e sviluppare il mio biathlon per adattarmi al livello più alto. Questo è il più grande punto positivo della mia stagione" ha dichiarato a Nordic Magazine.

Una quantità di ottimi risultati che, assicura il savoiardo, gli ha permesso di crescere e anche conoscersi meglio come atleta in prospettiva futura. Benché può essere facile considerarlo un predestinato, in qualche modo, visto in che modo è riuscito a bruciare le tappe (in soli tre anni è passato dalla squadra di comitato alla Coppa del Mondo), ma non si è trattato di un exploit improvviso, quanto piuttosto di una progressione costante.

"Per me è semplicemente un lavoro quotidiano che svolgo fin da quando ero piccolo. Anche il fatto di crederci con tutto il cuore fin da piccoli gioca un ruolo. È una progressione che avviene in modo naturale continuando a fare cose semplici. Anche la preparazione è stata buona ed è stata giustificata dai buoni risultati."

Un ruolo importante Perrot lo attribuisce anche al suo atteggiamento.

"La mia mentalità e il modo in cui vedo il mio sport sono abbastanza sani. Fisicamente sto iniziando a diventare più forte e questo mi permette di essere più regolare. Per quanto riguarda il tiro, ho imparato diverse cose dai Campionati del Mondo. È tutto molto semplice, ma sono riuscito a tornare a cose abbastanza semplici, pur mettendoci molta determinazione. Sono molto motivato a fare quello che faccio e credo che funzioni bene."

Il 22enne sembra essere davvero in una bolla in questo momento e, a dispetto della sua età, anche molto centrato su sé stesso, tanto che non sembra aver risentito del frequente cambio di allenatori nelle ultime stagioni. 

"Sono cresciuto fisicamente e mentalmente, ho trovato stabilità. È la costanza generale che ripaga il lavoro. Cambiare allenatori ogni anno mi ha insegnato molte cose diverse ed è anche per questo che sono dove sono oggi. Tutto sommato, penso che sia abbastanza positivo. Credo che anche il fatto di essere abbastanza giovane giochi un ruolo importante. È un momento importante per ampliare il mio bagaglio e imparare molte cose. Non ho vissuto tutto, tutt'altro, ma ho avuto molte esperienze diverse che mi hanno dato un background interessante."

Dopo una lunga pausa da fine marzo ad inizio maggio, i biathleti francesi, Perrot compreso, hanno ricominciato il lavoro per la prossima stagione, da soli e in squadra. 

"Da maggio a metà giugno ci siamo rimessi in forma, ora passiamo allo specifico. Da parte mia mi sento molto bene e il corpo risponde in modo solido. Anche mentalmente sono molto motivato e mi sento forte. Sento anche di aver fatto molti progressi su parecchi punti. Sono più pronto a fare molti allenamenti e a metterci ancora più qualità. Questi ultimi due anni nella squadra A mi sono serviti tantissimo per questo."

Federica Trozzi