La giovane promessa dello sci di fondo svedese, Alvar Myhlback, è sempre più considerato un fenomeno giovanile in ambito internazionale. A soli 18 anni è riuscito a mettersi dietro le spalle, sulle piste, diversi nomi dell’élite della disciplina, sia in Coppa del Mondo che nelle gare di lunga distanza, sulla neve e sugli skiroll.
Nell’ultima stagione, da debuttante in Coppa del Mondo, è entrato in TOP 20, ha vinto due ori nel primo Mondiale (seppur di categoria) e nel circuito Ski Classics ha ottenuto podi importanti nella Grönklitt ITT, dove ha chiuso secondo, nella Vasaloppet, tagliando il traguardo in terza posizione, dopo che la Federazione svedese ha cambiato i regolamenti per consentirgli di partecipare alla gara da 60km, e arrivando in top 10 sia nella Diagonela che nella Marcialonga.
La stella svedese, che grazie a questi risultati ha centrato la convocazione nella squadra nazionale junior, continuerà anche il prossimo inverno a dividersi tra le lunghe distanze e lo sci di fondo "tradizionale", mettendo nel mirino il Mondiale di Trondheim come obiettivo principale della stagione e magari provando anche a battere un record, che resiste dal 2006, dell’atleta maschio più giovane di sempre a vincere una tappa di Coppa del Mondo: detenuto ancora da Petter Northug, che vinse la sua prima gara in Coppa del Mondo a Falun nel marzo 2006, a soli 20 anni; all’epoca, Myhlback sarebbe nato di lì a 14 giorni.
Lo svedese, che fa parte anche del Lager 157 Ski Team, si allenerà dunque con la nazionale giovanile, svolgendo alcune parti della preparazione con la squadra A e il Team Bauhaus, ma tributa al team privato il merito per essere arrivato dov’è oggi.
"Penso che quello che stiamo facendo (nel team privato, ndr) sia fantastico. Non voglio lasciarlo andare e in alcune gare è una combinazione perfetta con lo sci di fondo tradizionale" ha riferito Myhlback durante la presentazione della squadra, come riporta Langrenn.com.
Per questo motivo, troverà anche il modo di coniugare la preparazione con la nazionale a quella per le gare di lunga distanza, spiegando che questa doppia impostazione e la fiducia che nutre nei confronti della squadra rendono più facile il successo in entrambi i campi.
"Il fatto che io sia arrivato tra i primi 20 in Coppa del Mondo a Falun senza alcuna preparazione speciale per lo sci di fondo tradizionale dimostra che è possibile arrivare tra i primi 10. Quindi, in una giornata in cui tutto va per il verso giusto, quanto può andare bene?"
Lo svedese, che fa parte anche del Lager 157 Ski Team, si allenerà dunque con la nazionale giovanile, svolgendo alcune parti della preparazione con la squadra A e il Team Bauhaus, ma tributa al team privato il merito per essere arrivato dov’è oggi.
"Penso che quello che stiamo facendo (nel team privato, ndr) sia fantastico. Non voglio lasciarlo andare e in alcune gare è una combinazione perfetta con lo sci di fondo tradizionale" ha riferito Myhlback durante la presentazione della squadra, come riporta Langrenn.com.
Per questo motivo, troverà anche il modo di coniugare la preparazione con la nazionale a quella per le gare di lunga distanza, spiegando che questa doppia impostazione e la fiducia che nutre nei confronti della squadra rendono più facile il successo in entrambi i campi.
"Il fatto che io sia arrivato tra i primi 20 in Coppa del Mondo a Falun senza alcuna preparazione speciale per lo sci di fondo tradizionale dimostra che è possibile arrivare tra i primi 10. Quindi, in una giornata in cui tutto va per il verso giusto, quanto può andare bene?"