Biathlon | 14 giugno 2024, 19:00

VIDEO/FOTO, Biathlon - La immagini della nazionale juniores in raduno a Chiusa Pesio

VIDEO/FOTO, Biathlon - La immagini della nazionale juniores in raduno a Chiusa Pesio

Prosegue il cammino di avvicinamento alla prossima stagione invernale per la squadra juniores che in questi giorni è stata impegnata negli allenamenti presso il Centro Fondo Marguareis di Chiusa Pesio, in provincia di Cuneo.

Tutti presenti i giovani atleti, Francesca Brocchiero, Matilde Giordano, Fabiola Miraglio Mellano, Carlotta Gautero, Birgit Schelzhorn, Davide Compagnoni, Cesare Lozza, Alex Perissutti, Felix Ratschiller, Nicola Giordano, Michele Carollo, Nayeli Mariotti Cavagnet e Alice Pacchiodi, che resteranno in Piemonte fino al 18 giugno. Unico assente Nicola Giordano che è rimasto a casa per preparare al meglio gli esami di maturità che prenderà avvio il 19 giugno con la prima prova. A guidare la truppa l'allenatrice responsabile Samantha Plafoni, affiancata dai tecnici Pietro Dutto, Luca Ghiglione, Dominik Windisch e Fabrizio Curtaz.

Fondo Italia ha raggiunto la squadra nel nuovo poligono che affianca la pista di skiroll di recente inaugurata, e qui di seguito potrete vedere in esclusiva le immagini della giornata di allenamento di ieri. L'allenatrice responsabile, ci ha spiegato che tipo di lavoro è stato richiesto nel corso della sessione ai ragazzi, che in questo periodo affrontano e potenziano le basi del tiro: ci è stato spiegato che si è lavorato principalmente sulla concentrazione, "sull'ascoltarsi, per capire cosa succede realmente in piazzola su di sé con il fucile. Pur distogliendo l'attenzione dal bersaglio, i ragazzi erano molto più focalizzati su sé stessi." Si tratta di lavori specifici, ad esempio sul movimento della canna, sull'intuire l'esito del colpo e verificare di persona, tramite il cannocchiale, per un feedback immediato.

Si è trattato di un lavoro importante tanto per gli atleti quanto per gli allenatori che, come spiega Plafoni, "molte volte hanno in testa un'idea di tiro proveniente dalla teoria, mentre gli atleti ne hanno un'altra, così da capire cosa 'vedono' al di là del bersaglio"

 

 

Federica Trozzi