Sci di fondo - 13 giugno 2024, 08:00

Sport&Life - Dodici tesi sul fondo: "Efficacia e valore della comunicazione nello sci di fondo", la tesi di Francesca Baudin

Dodici istruttori nazionali di sci di fondo presentano dodici tesi legate al mondo dello sci. In questa piccola rubrica, Fondo Italia dà spazio alle idee di dodici neo istruttori (promossi durante l’ultimo master a novembre 2023), che presentano la propria tesi, elaborata in occasione degli esami conclusivi. Dal rapporto tra sci e social media, all’insegnamento della disciplina nelle lingue straniere, passando per l’importanza dello skiroll nell’allenamento, fino ad arrivare alla correlazione tra sport e disabilità: sono molti i temi trattati nei 12 “project works”, pubblicati con cadenza settimanale dal 13 giugno al 29 agosto. La prima a presentare il proprio lavoro è Francesca Baudin, che di seguito introduce la sua tesi intitolata “Efficacia e valore della comunicazione nello sci di fondo”.

 

 

 

EFFICACIA E VALORE DELLA COMUNICAZIONE NELLO SCI DI FONDO - la tesi di Francesca Baudin

 

L’idea è nata dalla mia breve esperienza prima come atleta ed ora come allenatrice e la domanda a cui ho cercato di rispondere all’interno di questa ricerca è: perché è difficile comunicare? È a partire da uno dei cinque assiomi della comunicazione (“Pragmatica della comunicazione umana” di P. Watzlawick – J. H. Beavin – D. D. Jackson), ovvero non si può non comunicare, che prende forma il concetto di approfondire l’aspetto comunicativo nel settore sportivo, tematica a volte sottovalutata.

Nello Sci di Fondo la figura dell’Istruttore Nazionale ricopre molteplici ruoli, tra cui educare e formare i futuri Maestri di sci, che avranno a loro volta il compito di insegnare e divulgare la tecnica dello sci di fondo su tutto il territorio. Pertanto, l’Istruttore dovrà affidarsi non solo alle sue competenze (tecniche, metodologiche, organizzative e relazionali), ma cercherà di trasmettere ai Maestri di sci il messaggio in maniera più chiara risoluta possibile. Diventa, dunque, importante focalizzarsi non solo sul COSA trasmettere agli allievi, ma anche sul COME è meglio diffondere le proprie conoscenze al pubblico.

Viste l’ampiezza e la complessità di questa tematica, all’interno del percorso di ricerca si è provato a mirare la comunicazione del Maestro di sci, senza comprometterne l’efficacia. Utilizzando strumenti quali questionari ed interviste, rivolti sia ai maestri che agli allievi, l’obiettivo è quello di evidenziare il potere delle parole e dei comportamenti, verificandone l’influenza nell’ambito dell’apprendimento. Lo studio dei dati raccolti comprende una ricerca di tipo qualitativo ottenuta grazie all’aiuto di una professionista di questo ambito (psicologa), in modo da dare più spazio al complesso significato celato dietro ogni risposta.   

L’importanza di questa ricerca deriva dalla necessità di creare un clima positivo e stimolante in qualsiasi fase dell’apprendimento motorio. Imparare o modificare un gesto tecnico può essere per l’allievo difficile e frustrante e, quindi, richiede al Maestro la capacità d’incoraggiare, coinvolgere e appassionare la persona che ha di fronte. È così che alla base della comunicazione si trova il contatto umano, dove bisogna valutare accuratamente a chi ci si sta rivolgendo e di conseguenza in che modo è più opportuno rivolgersi. 

 

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Francesca Baudin