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Salto con gli sci – Dawid Kubacki torna ad allenarsi imparando dagli errori commessi. E su Kobayashi: “Dimostra che ogni atleta è un sognatore”

Dopo un inverno deludente, in cui non è mai stato davvero protagonista, Dawid Kubacki volta pagina e torna alla preparazione per la prossima stagione, quella dei Mondiali di Trondheim in cui è fondamentale non fare passi falsi e farsi invece trovare pronti quanto più conta. Dopo una off-season dedicata alla famiglia, fondamentale quando si viaggia molto come fanno gli atleti di Coppa del Mondo, il 34enne polacco individua il modo più corretto per affrontare la ripresa delle attività.
"Per me la cosa più importante è che, dopo la scorsa stagione, penso di aver tratto conclusioni sagge sugli errori commessi. La cosa più confortante è avere la consapevolezza di fare ciò che funziona. Gli allenatori e il personale sono lì per aiutarmi e per assicurarsi che io esegua le cose nel modo giusto. Il mio approccio è professionale. Abbiamo trascorso molto tempo a parlare e ad analizzare. Ora, sulla base delle conclusioni, stiamo lavorando e preparando la prossima stagione" ha detto in un’intervista rilasciata al sito polacco Skijumping.pl.
Il campione del mondo 2019 si sta preparando per il prossimo inverno sotto la guida di Thomas Thurnbichler e Maciej Maciusiak, con cui ha una certa familiarità; con i due tecnici, ha provato ad avere un approccio diverso agli allenamenti quest’anno, partendo dalle sensazioni avute lo scorso inverno.
"Essendo un atleta un po’ più esperto, cerco di basare il mio allenamento sugli esercizi più importanti per me. Questa è stata una delle conclusioni dello scorso inverno. C’erano semplicemente troppi esercizi di riempimento. Li eseguivo bene, ma non ne traevo molto beneficio e l’allenamento aumentava di volume. Ci stiamo muovendo in questa direzione per eseguire gli elementi più essenziali dell’allenamento, che sappiamo funzionare. Cose semplici e comprovate. Credo che questa sia l’essenza di ciò che voglio fare in questa stagione" spiega, specificando che anche il suo approccio ai raduni sarà diverso, viaggiando di meno e restando in Polonia "Un altro esempio è l’allenamento nella galleria del vento. Non ci vado quando vengono eseguiti esercizi che non mi servono. Ci andrò sicuramente quando si volerà con gli sci, perché penso di poterne beneficiare"
Nelle scorse settimane, Kamil Stoch ha reso nota la decisione di allenarsi individualmente con un proprio staff; il vincitore della Tournée dei Quattro Trampolini nel 2019/20 ha ammesso che è un’idea che ha sfiorato anche lui. 
"L’inverno scorso ha dimostrato che c’è molto da pensare. So che ci sono molte sfide logistiche e organizzative. Auguro a Kamil il meglio. So che può farcela e che ha preso la decisione giusta. Spero di gareggiare con lui per i piazzamenti migliori sui trampolini più di una volta"
C’è un altro saltatore che, nel periodo lontano dalle gare, ha fatto molto parlare di sé: il nipponico Ryoyu Kobayashi; Kubacki, che tante volte lo ha affrontato come avversario, non poteva di certo esimersi dal commentare la sua impresa.
"L’ho saputo come tutti gli altri, dai media. È stato interessante. Bisogna apprezzare il fatto che sia stato fatto un tentativo del genere, perché è stato sicuramente molto impegnativo trovare il posto giusto e realizzare il profilo giusto con la neve. Come impresa sportiva? Mi ha colpito molto. L’avrei fatto, dopo la scorsa stagione non avrei fatto molto ma l’avrei fatto comunque, perché una cosa del genere non capita tutti i giorni. È una grande promozione per il nostro sport. Dimostra che in ogni atleta c’è questa vena di sognatore che vuole volare il più lontano possibile"
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