Parte ufficialmente la stagione della Francia di sci di fondo, che inaugura la preparazione estiva con il primo raduno con la nazionale al completo. I Bleus, infatti, a partire da oggi – lunedì 10 giugno – saranno impegnati a Tignes, in Val d’Isère, dove la pista sul ghiacciaio della Grande Motte permetterà alla squadra di allenarsi con gli sci ai piedi. A seguire gli atleti fino al 25 giugno, ci sarà chiaramente anche il coach della squadra maschile Thibaut Chêne, che a margine dell’inizio del raduno ha parlato in una lunga intervista a Nordic Magazine. Questo un estratto delle sue dichiarazioni:
A proposito della ripresa degli allenamenti, operata da poco, l’allenatore francese ha sottolineato la costanza dimostrata anche nel periodo di pausa in particolare da Chanavat e Chappaz: “È stata una bella ripresa per tutto il gruppo con tempi leggermente diversi. Ad esempio, Jules Chappaz e Lucas Chanavat hanno sciato a lungo ad aprile. Ma, nel complesso, ci siamo fermati circa due settimane. Ho una squadra estremamente motivata e compatta che sta già partendo alla grande”.
Con riferimento alla situazione di Richard Jouve, sottopostosi a un’operazione chirurgica al piede qualche settimana fa, il tecnico ammette che i tempi di recupero si stanno dimostrando più lunghi del previsto: “Richard? Il suo recupero è un po’ più lungo del previsto. Lui sa come farlo, lo ha già sperimentato e noi siamo tranquilli”.
Parlando poi del ritiro a Tignes, Chêne illustra le motivazioni che rendono questa stazione sciistica adatta alla preparazione estiva, anche grazie a una collaborazione eccezionale che permette alla nazionale di accedervi anche in periodo di chiusura: “Ci andiamo per diversi motivi. Il primo è l'altitudine. Dormiamo a oltre 2.000 metri. Cerchiamo di fare blocchi di allenamento abbastanza lunghi quasi tutto l'anno. Ciò consente di utilizzare correttamente l'ipossia. Abbiamo la fortuna, grazie a una collaborazione eccezionale con la stazione di Tignes, di poter sciare dal 10 giugno. Ci accompagnano ed è davvero un campo base indispensabile. Li ringraziamo per questo. La seconda è che potremo sciare e quindi fare lavoro aerobico. Ciò consentirà anche lavori specifici lassù. [...] La terza ragione è che permette un blocco lungo. Prima attacchiamo, più spazio avremo senza essere sotto pressione. Questo ci permette di regolare più facilmente l'allenamento senza arrivare con l'acqua alla gola”.
Infine, Chêne illustra i passi successivi della preparazione estiva della Francia, che passerà da Prémanon e poi dalla Norvegia, per infine fare ritorno in Francia e recarsi nell’ordine a Font-Romeu (al confine con la Spagna), a Corrençon-en-Vercors e a Bessans: “Avremo un raduno di due settimane a luglio a Prémanon. Lì abbiamo tutti gli strumenti per lavorare correttamente. […] Ci recheremo poi al Toppidrettsveka (a Trondheim, ndr) e staremo in Norvegia per due settimane. Questo ti permette di fare alcune gare e di stare fianco a fianco con i norvegesi. Coglieremo l'occasione per esplorare il più possibile il sito dei Campionati Mondiali. Il prossimo inverno ci troveremo in un ambiente ostile perché è un po’ come andare in Brasile per i Mondiali di calcio. […] A settembre torneremo a fare un raduno in alta quota a Font-Romeu. Andremo poi a Corrençon-en-Vercors a ottobre. Vogliamo e speriamo di terminare la nostra preparazione sullo 'snowfarming' a Bessans a novembre. L'anno scorso abbiamo potuto fare un lavoro di qualità e siamo stati accolti molto bene”.
Poi, la squadra francese si recherà a Beitostølen, in Norvegia, per dare il via ufficiale all’inverno con le tradizionali prime gare FIS che anticiperanno le tappe di apertura della Coppa del Mondo a Ruka e Lillehammer.