Lanciata dal quotidiano italiano La Stampa e altre testate giornalistiche locali, la notizia secondo cui Julia Simon, campionessa del Mondo nella Sprint e nell’Inseguimento degli ultimi mondiali di Nove Mesto na Morave (Repubblica Ceca), sarebbe stata riconosciuta colpevole del furto e indebito utilizzo di carta di credito nei confronti della compagna di squadra Justine Braisaz-Bouchet e di un altro membro dello staff della nazionale, è stata ribattuta questa mattina dai media stranieri.
Il quotidiano di Torino fa riferimento a un comunicato stampa dei Comando Provinciale dei Carabinieri di Torino che, attraverso il Centro di Cooperazione di Polizia e Dogana di Modane, hanno collaborato con l’Autorità Giudiziaria di Albertville, nella Savoia francese, nelle indagini, ricostruendo le modalità di acquisto fraudolento.
Secondo quanto emerso nelle indagini sulla vicenda, emersa nel luglio 2023 ma risalente all’anno precedente, Simon, "approfittando del rapporto di amicizia e convivenza (nei raduni) con la vittima, le ha sottratto la carta di credito per poi effettuare numerosi acquisti online su una piattaforma specializzata in articoli di abbigliamento e accessori sportivi. La tesi accusatoria, avvalorata dal rinvenimento dei capi di abbigliamento nella disponibilità dell’indagata" avrebbe portato pertanto alla condannata a una pena pecuniaria e al risarcimento del danno cagionato.
Tuttavia, secondo le informazioni in possesso di Fondo Italia, è da escludere che si sia arrivati ad una condanna e men che meno ad una pena pecuniaria, poiché le indagini sarebbero ancora in corso di svolgimento. Non ci resta dunque che attendere sviluppi del procedimento penale: nel frattempo, la 27enne, che si è sempre dichiarata non solo innocente ma anche vittima, nello specifico di furto di identità, sta affrontando la preparazione estiva regolarmente con le compagne della squadra nazionale francese.
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