Anche le atlete della squadra A di biathlon francese hanno ripreso l’attività collegiale, pochi giorni dopo i loro compagni della squadra maschile. Mentre gli uomini erano in riva all’oceano, le donne si sono riunite in montagna, di stanza per alcuni giorni ad Aix-les-Bains (Savoia) la scorsa settimana, concentrandosi principalmente su lavori sala pesi per preparare il fisico al meglio e prevenire gli infortuni prima di tornare in pista sugli skiroll.
Non poteva mancare al raduno Lou Jeanmonnot, che ai microfoni di Nordic Magazine discute le sue prime sensazioni dopo aver ripreso la preparazione verso la nuova stagione.
"Ora mi sento abbastanza bene, meglio di quanto non lo fossi all’inizio di maggio, perché spesso durante la pausa si perde rapidamente la carica. È stato un po’ complicato, ma ora sta andando bene!"
Dopo un primo ritrovo "leggero" per rimettere in sesto il fisico dopo la pausa, la truppa si sposterà a Prémanon; la transalpina e i tecnici hanno già le idee chiare del lavoro che l’aspetta e quali aspetti potenziare per il prossimo inverno.
"Voglio migliorare ulteriormente la mia velocità di tiro, ma anche la mia velocità di sciata su passi leggermente diversi. E non devo dimenticare di lavorare sui miei punti di forza, perché ne ho molti, cercando di compensare i pochi punti deboli che ho su alcuni passi nello sci"
Mentre per il momento lascia le competizioni da parte perché, ammette, "non ne ho la forza e ho altri due/tre progetti per rivolgere la mia attenzione un po’ da un’altra parte", il suo rapporto di fiducia con il tecnico Cyril Burdet si rafforza di giorno in giorno, affidandosi completamente a lui durante i lunghi mesi di preparazione.
"Cyril è bravo perché si mette costantemente alla prova. Io non riesco a pensare che questo sia il mio lavoro né ho abbastanza idee. Sto iniziando ad avere un po’ di esperienza, ma lui ne ha talmente tanta che sono convinta che sappia cosa mi si addice."
"Ora mi sento abbastanza bene, meglio di quanto non lo fossi all’inizio di maggio, perché spesso durante la pausa si perde rapidamente la carica. È stato un po’ complicato, ma ora sta andando bene!"
Dopo un primo ritrovo "leggero" per rimettere in sesto il fisico dopo la pausa, la truppa si sposterà a Prémanon; la transalpina e i tecnici hanno già le idee chiare del lavoro che l’aspetta e quali aspetti potenziare per il prossimo inverno.
"Voglio migliorare ulteriormente la mia velocità di tiro, ma anche la mia velocità di sciata su passi leggermente diversi. E non devo dimenticare di lavorare sui miei punti di forza, perché ne ho molti, cercando di compensare i pochi punti deboli che ho su alcuni passi nello sci"
Mentre per il momento lascia le competizioni da parte perché, ammette, "non ne ho la forza e ho altri due/tre progetti per rivolgere la mia attenzione un po’ da un’altra parte", il suo rapporto di fiducia con il tecnico Cyril Burdet si rafforza di giorno in giorno, affidandosi completamente a lui durante i lunghi mesi di preparazione.
"Cyril è bravo perché si mette costantemente alla prova. Io non riesco a pensare che questo sia il mio lavoro né ho abbastanza idee. Sto iniziando ad avere un po’ di esperienza, ma lui ne ha talmente tanta che sono convinta che sappia cosa mi si addice."