Nella giornata di martedì, i media norvegesi hanno avuto un incontro con i biatleti della nazionale presso Sognsvann (Oslo) al termine del primo raduno stagionale. Nella chiacchierata che l’emittente TV2 ha fatto con Vetle Sjåstad Christiansen, il biatleta ha rivelato un nuovo investimento fatto per provare sfidare l’egemonia dei fratelli Boe nel panorama mondiale: il 32enne ha infatti acquistato una "tenda ipobarica". Questo tipo di tecnologia per la simulazione dell’alta quota è stato reso legale in Norvegia nel 2021, mentre in Italia la cancellazione del divieto, che la classificava di fatto come doping, è arrivata solo all’inizio di quest’anno.
" È un progetto di prova" precisa "Devo sentire com’è e vedere se è mentalmente fattibile usarlo e se dà benefici fisici nell’usarlo."
" È un progetto di prova" precisa "Devo sentire com’è e vedere se è mentalmente fattibile usarlo e se dà benefici fisici nell’usarlo."
In realtà il biatleta di Geilo ha specificato che non intende fare della tenda un uso esclusivo, ma sarà piuttosto un’integrazione ai regolari allenamenti in quota in vista per i Giochi Olimpici di Milano-Cortina 2026, che la squadra nazionale metterà a disposizione degli atleti, con un programma molto simile a quello adottato per la preparazione a Pechino 2022.
"Non credo molto nell’utilizzo fine a sé stesso, ma piuttosto nell’utilizzo come integrazione” chiarisce, spiegando che ha impiegato diverso tempo a trovare quella che faceva al caso suo "Ci sono alcune tende dove l’aria che espiri non scompare dalla tenda. Allora può succedere che ti svegli con il corpo stanco e mal di testa. Ma ho trovato una tenda che ha un’apertura nella parte inferiore, dove può entrare un po’ d’aria fresca. Il generatore/compressore è così potente da compensare l’aria fresca che entra"
La camera, che può simulare fino ad un’altitudine di 5000 metri s.l.m., sarà usata in collaborazione con la Norges idrettshøgskole, l’Università statale di Scienze Sportive di Oslo, con sede proprio a Sognsvann, che in questi ultimi giorni ha accolto la squadra élite del biathlon norvegese, "orfana" del poligono di Holmenkollen.