Sport vari | 26 maggio 2024, 20:16

Successo al convegno “La Scuola Scende in pista” presso la Rosa Bianca di Predazzo

Successo al convegno “La Scuola Scende in pista” presso la Rosa Bianca di Predazzo

Nuovo importante risultato messo a segno nell’ambito del progetto Scuola Sport coordinato dal prof. Federico Zazzeroni e attivato presso l’Istituto di Istruzione «Rosa Bianca – Weisse Rose», diretto dal Dirigente Marco Felicetti affiancato dalla vicaria prof.ssa Cristina Giacomelli.                                                                                                              Lo scorso mercoledì 22 maggio si è tenuto presso il Teatro comunale di Predazzo, nella trentina valle di Fiemme, il convegno dal titolo «La Scuola scende in pista», coordinato dal direttore della rivista Sciare Marco di Marco, che ha visto l’intervento di rappresentanti della Scuola, della politica trentina, della FISI, di allenatori e di atleti in attività, proiettati verso le prossime Olimpiadi di Milano – Cortina 2026, e in alcuni casi già diplomatisi presso lo stesso Istituto. Di rilievo la presenza della vicepresidente del Consiglio della Provincia Autonoma di Trento Francesca Gerosa, assessore con delega all’Istruzione, cultura e sport e il collegamento con il vicepresidente della Fisi Francesco Bettoni.

Obiettivo dichiarato il miglioramento del dialogo tra il mondo della Scuola, con tutte le sue implicazioni, e lo sfaccettato universo della realtà sportiva, che tende a richiedere sempre più dedizione agli studenti agonisti tenuti necessariamente a dover conciliare un duplice impegno. Significative a questo riguardo le riflessioni del docente universitario Walter Stacco, che ha evidenziato la ricorrente difficoltà a far collimare il punto di vista dei professori con quello dei  preparatori atletici, avente come oggetto dei giovani in fase di maturazione e di conseguenza già interessati da forti pressioni psicofisiche. Nell’ambito delle coinvolgenti relazioni è stato detto a ragione che l’esperienza della Rosa Bianca - Weisse Rose è pressoché unica nel panorama nazionale.  
In effetti il percorso avviato da quasi trent’anni a questa parte si differenzia dalle iniziative degli Ski College e dei vari licei ad indirizzo sportivo sorti nel frattempo per un sostanziale peculiarità: non è stato calato dall’alto, ma è stato voluto dagli stessi docenti, partendo dalla constatazione che un’alta percentuale degli studenti verso la metà degli anni Novanta del secolo scorso risultava iscritta alla FISI e praticava delle discipline invernali a livello agonistico. Partendo da questa premessa e sulla scorta delle sperimentazioni  istituzionali avviate all’epoca  a Malles (BZ) e  allo Ski College di Falcade (BL), i professori dell’Istituto Tecnico Commerciale di Predazzo, poi confluito nell’Istituto La Rosa Bianca con sede a Cavalese e a Predazzo, hanno autonomamente avviato un percorso che richiedeva loro un impegno maggiore in termini di disponibilità, di ore di lavoro  e  soprattutto di elasticità in un contesto, come quello scolastico, da sempre piuttosto restio ai cambiamenti, come ha opportunamente sottolineato nel suo intervento il neoconsigliere provinciale Michele Malfer, già docente e vicario dello stesso Istituto e protagonista dell’esperienza qui descritta. Le previste perplessità da parte di alcuni settori del corpo docente sono rientrate in modo graduale grazie all’appoggio dei Dirigenti, ma soprattutto per merito della convinta condivisione manifestata da un  numero crescente di professori, che si sono rapportati in modo propositivo con le richieste non sempre facilmente realizzabili inoltrate dalle famiglie e in generale dall’organizzazione sportiva. 


Si trattava, e si tratta tuttora, di garantire una dignitosa carriera scolastica anche a quanti si vedono obbligati dalle impietose scadenze agonistiche a conseguire risultati decisivi per l’inserimento nelle squadre nazionali, per lo più collegato con l’arruolamento in un corpo militare. Si trattava, e si tratta tuttora, di porre al centro del percorso educativo dei giovani sollecitati da crescenti esigenze cercando di plasmare nei limiti del possibile una struttura organizzativa rimasta rigida per lungo tempo, come ricordato da alcuni atleti che nei loro interventi hanno richiamato il loro sofferto abbandono scolastico. Per evitare che queste situazioni abbiano a riproporsi il convegno ha proposto delle interessanti soluzioni, invitando allenatori e professori a riconoscersi nei rispettivi punti di vista e dando loro appuntamento per la prossima rassegna in programma per la primavera del 2025.  

Comunicato Stampa

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