Biathlon - 26 maggio 2024, 12:00

Biathlon - Francia, Fillon-Maillet: "Solo 5 uomini in squadra? Gli allenatori avranno più tempo per seguirci. E su Guigonnat..."

Photo Credit: Dmytro Yevenko

La Francia del biathlon lavora verso la prossima stagione di Coppa del Mondo. All’interno del gruppo, tuttavia, si riscontrano alcune novità, conseguenza inevitabile delle scelte attuate dalla federazione nella costituzione delle nuove squadre. Se al femminile il contingente del gruppo élite è sceso da 8 a 7 componenti, anche al maschile è stata varata una diminuzione dell’organico, passando dai 7 atleti dell’anno scorso ai solo 5 facenti parte della squadra A quest’anno. A farne le spese, oltre a Emilien Claude “retrocesso” nella squadra B, anche Antonin Guigonnat, veterano della nazionale francese. Proprio di queste assenze, ha parlato Quentin Fillon-Maillet, interrogato sulle novità del team francese ai microfoni di Nordic Magazine.

Durante un primo raduno della squadra maschile, andato in scena nei giorni scorsi a Ciboure, nell’estremo sud della Francia al confine con la Spagna, Fillon-Maillet ha potuto sperimentare la sensazione di allenarsi con un gruppo ristretto di compagni: “Il gruppo è più piccolo e questa è la prima cosa che ci ha colpito. E ancora di più considerando che Perrot è arrivato pochi giorni dopo, quindi alla partenza eravamo solo in quattro. È strano avere meno persone”.

In particolare, a colpire il savoiardo è stata l’assenza di Guigonnat, con cui era abituato a condividere il terreno d’allenamento negli ultimi anni: “È strano perché Antonin fa parte della squadra da diversi anni. Ci siamo abituati a come funzionava con lui. Fa strano vederlo meno anche se lo vedremo comunque in alcuni raduni congiunti con la squadra B”.

Nel tentativo di abituarsi a questa nuova situazione, Fillon-Maillet individua infine alcuni aspetti negativi e altri positivi, derivanti dall’avere un gruppo di lavoro meno numeroso: “L’inconveniente è che l'atmosfera è un po' diversa perché lui è sempre stata con noi – conclude il francese sempre con riferimento a Guigonnat – Il vantaggio è che siamo meno e gli allenatori hanno un po’ più di tempo per ogni atleta”.

Fausto Vassoney