Biathlon | 18 maggio 2024, 11:00

Biathlon - Chi scende e chi sale: le scelte della squadra francese spiegate dal DT Stéphane Bouthiaux

photo credits - Dmytro Yevenko

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Nelle scorse settimane, la FFS (Federazione Francese di sci) ha comunicato le squadre per stagione 2024/25. Come spesso accade in queste circostanze, ci sono dei promossi o dei retrocessi.

Il gruppo A della squadra femminile, ad esempio, ha visto l'ingresso di Jeanne Richard e Océane Michelon: assieme a Lou Jeanmonnot, Justine Braisaz-Bouchet, Julia Simon, Sophie Chauveau e Gilonne Guigonnat - tutte atlete salite sul podio in Coppa del Mondo in stagione, la Francia continua ad avere un collettivo sulla carta imbattibile a dispozione e capace, come già ampiamente dimostrato nel corso dei Mondiali di Nove Mesto, di calare un poker finora possibile solo tra i norvegesi al maschile.

Al maschile, invece, il gruppo élite è passato dall'essere composto da 7 atleti a soli 5 atleti, con l'obiettivo di concentrare l'attenzione e le risorse a quegli atleti considerati di maggior rilievo. Questa scelta ha però portato al "declassamento" di due elementi: Antonin Guigonnat, che è stato a lungo uno dei leader della squadra francese, ed Emilien Claude.

Il dt della squadra francese, Stéphane Bouthiaux, ha spiegato ai microfoni di Nordic Magazine queste scelte.

"Era ovvio. In funzione dei suoi risultati all'esordio a Oberhof con due top 10 e di quello che ha mostrato durante la stagione, per Jeanne Richard è stata una certezza. Lei è il futuro della disciplina e ha dimostrato qualità sufficienti per entrare in questo gruppo A” spiega Bouthiaux che invece, per quanto riguarda di Michelon usa Guigonnat come metro di paragone "Con un'altra alternanza avrebbe potuto ottenere gli stessi risultati di Gilonne in Coppa del Mondo. Le due sono ad un livello molto simile. Il fatto che Océane abbia vinto l'IBU Cup, che le dà una quota per le prime due settimane della Coppa del Mondo, significa anche che il suo posto in squadra A è legittimo"

Per quanto riguarda gli uomini, invece, la decisione della "retrocessione" è legata ai risultati...o alla loro mancanza.

"Ci è sembrato che i loro risultati non fossero sufficienti per far parte del gruppo A. Emilien (Claude) ha già venticinque anni ed è stato in A per due anni poi ha avuto stagioni quasi simili con un buon mese di novembre, un buon inizio di stagione poi una scomparsa sul resto dell’inverno” si rammarica il dt transalpino, sottolineando una “traiettoria sportiva che ristagna a un livello insufficiente”.

Per quanto riguarda il maggiore dei fratelli Guigonnat, Antonin, le sue 33 primavere, sono state uno dei fattori decisivi per la convocazione in squadra B. "È su una traiettoria di risultati discendente. Per la prima volta (da molto tempo), non è andato ai Mondiali e i pochi punti positivi della sua stagione semplicemente non meritano la selezione nel Gruppo A alla sua età." La speranza, però, è che questa estate in squadra B possa spronare il biathleta di Chablais a crescere "È uno che lavora sulla reazione, quindi speriamo che la situazione lo faccia reagire. Con la squadra B avrà a disposizione ottime risorse con cui prepararsi, molto simili a quelle del Gruppo A”.

 

Federica Trozzi