Avevamo lasciato Giuseppe Romele fresco campione della Coppa del Mondo di sci di fondo paralimpico, pieno di gioia e orgoglio per un risultato storico per l'Italia. Tuttavia, il 32enne della Valcamonica era già con la testa alla stagione estiva e ad un obiettivo ambizioso: la qualificazioni alle Paralimpiadi di Parigi 2024 nel paratriathlon.
Uno sport che il vincitore della Sfera di Cristallo pratica ormai da diverso tempo, avendo dalla sua parte l'esperienza di nuotatore, e che torna particolarmente utile anche come mezzo per implementare la preparazione in vista dell'inverno.
Per poter essere sulla linea di partenza a Parigi, però, è necessario passare attraverso alcune gare di World Triathlon Para Cup, i cui punteggi vanno a determinare il ranking per la qualificazione. Al momento, però il percorso di avvicinamento ai Giochi Paralimpici sembra purtroppo in salita, con le gare di Yenisehir (Turchia) e Yokohama (Giappone) in cui l'atleta di Pisogne è incappato in due episodi sfortunati.
"Il triathlon sta andando bene ma non benissimo visto che nella prima gara in Turchia ho sbagliato il percorso wheelchair e così mi hanno squalificato. Due giorni fa' sono stato in Giappone ma per un errore dell'handler (personale autorizzato ad assistere i paratriathleti nel togliere la muta o altro abbigliamento, ndr) ci hanno squalificato. La prossima gara sarà a Vigo dove non saranno ammessi errori" ha raccontato a Fondo Italia che lo ha contattato in questi giorni.
Bisognerà dunque aspettare fino al 1° giugno, quando l'esito della gara di Vigo, in Spagna, ci dirà se l'atleta delle Fiamme Azzurre (sostenuto dalla Polisportiva disabili Valcamonica per il triathlon) riuscirà a strappare o meno il biglietto per Parigi. Ecco perché, in questo momento, parlare dei programmi per l'inverno è ancora difficile, con un pensiero e un sogno tanto grande nella testa e nel cuore.
"Ad Ottobre riprenderò ad allenarmi per lo sci e se le cose andranno bene ai Mondiali ci saranno delle ottime opportunità, so di certo che il mio obiettivo saranno la middle e long distance. Per quanto riguarda Trondheim al momento non so ancora nulla"
Come confermato giorni fa anche dal coordinatore della nazionale italiana di sci di fondo paralimpico, Paolo Marchetti, la sprint che Trondheim ha messo in programma nei prossimi Campionati del Mondo di sci, non è proprio la specialità di casa Italia, ma Romele è certo della grande opportunità che un evento del genere rappresenti per la disciplina.
"La cosa è molto importante per un semplice motivo: far conoscere al mondo questa disciplina e metterla allo stello livello del mondo normodotati"