Le nuove leve dello sci di fondo italiano si fanno sentire. Dando uno sguardo alla stagione da poco conclusa, non può infatti passare inosservata la crescita esponenziale di molti dei giovani talenti azzurri, affacciatisi recentemente alla Coppa del Mondo. Tra questi spicca sicuramente il nome di Martino Carollo, atleta classe 2003 delle Fiamme Oro, protagonista di un inverni che ha saputo regalargli grandi soddisfazioni. Non solo il 4° posto nella generale di FESA Cup, ma anche – e soprattutto – l’esordio in Coppa del Mondo al Tour de Ski, dove è arrivata una bellissima 14ª piazza nella sprint di Davos. Senza dimenticare il 6° posto nella 20 km a skating dei Mondiali Junior di Planica. Una crescita graduale la sua, che ha portato a fare paragoni illustri e che fa ben sperare in ottica futuro della nazionale. Intervistato da Fondo Italia nei giorni scorsi durante durante un allenamento con Maria Gismondi a Livigno, Carollo racconta le emozioni di una stagione pregevole e fissa gli obiettivi per il futuro.
Dando un giudizio generale sulla propria stagione, Carollo non può che gioire per una scalata che lo ha visto bruciare le tappe in brevissimo tempo: “Sicuramente come prima stagione tra i senior è stata anche sopra alle aspettative. Ho avuto la possibilità di confrontarmi in Italia, poi in FESA Cup e fino alla Coppa del Mondo. Questo mi spinge a dare qualcosa in più per le prossime stagioni, perché penso che questo sia un ottimo punto di partenza. Nei prossimi mesi bisognerà studiare quello che si può migliorare, per provare nella prossima stagione a dare ancora qualcosa in più”.
Dovendo scegliere un'istantanea che rappresenti al meglio la sua stagione, il fondista azzurro non può che menzionare il fantastico risultato nella sprint di Davos, vinta dal francese Lucas Chanavat, nella quale oltre a Carollo abbiamo ammirato anche il 3° posto di Federico Pellegrino e il 15° di Elia Barp. Grande l'emozione nel ripensare a quella sprint notturna: “Forse il giorno più bello della mia stagione è stata proprio quella 14ª piazza in Coppa del Mondo che a inizio stagione non era neanche pensabile. Già solo poter partecipare al Tour de Ski è stata una cosa grandiosa, in più con un bel risultato è diventato qualcosa di indimenticabile”.
E poi, poco più di un mese dopo, i Mondiali Junior di Planica dove Carollo ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per essere un atleta completo, chiudendo al 6° posto la 20 km mass start vinta da neo nazionale francese Mathis Desloges. Un risultato per il quale lavorava da tempo: “Planica? La 6ª posizione ai Mondiali Junior sicuramente è arrivata in una gara su cui puntavo già da inizio stagione. Qualcosa in cui speravo e su cui avevo lavorato di più. Su una pista dura e con una neve primaverile, che non costituisce la miglior condizione per me, sono riuscito a difendermi provando a rimanere lì il più possibile. Ho pagato un po’ nel finale, ma so che con un po’ di lavoro sicuramente vicino alla medaglia ci si può arrivare”.