Tra le tante novità che i Meeting primaverili FIS che si sono svolti a Portorose, in Slovenia, dal 6 all'8 maggio scorsi, ha portato in dote allo sci di fondo, oltre ad un restyling del Tour de Ski che smette di essere itinerante nella misura in cui tutte le gare si svolgeranno esclusivamente in Italia, un'altra novità non di poco conto: il Comitato di Sci di Fondo ha proposto che la quota di una gara di fondo possa raggiungere i 2000 m.
Questo adeguamento dell'altitudine, da tempo invocato per adattarsi ai cambiamenti climatici, che hanno causato particolari problemi di innevamento nelle località dell'Europa centrale, sarà valido per i Giochi Olimpici Invernali, i Campionati del Mondo di Sci, i Campionati del Mondo di Sci Junior e le gare di Coppa del Mondo: prima di essere attuato, dovrà trovare l'approvazione dal Consiglio FIS, anche se si tratta in realtà pressoché di un pro forma.
Ad oggi, il limite prevedeva che non si potessero gare di sci di fondo in località che si trovino ad un'altezza superiore ai 1800 metri sul livello del mare ; in caso contrario, i tratti in salita avrebbero dovuto essere ridotti. Sebbene questo cambiamento possa sembrare irrilevante a livello europeo, visto che la maggior parte delle tipiche sedi di gara si trova al di sotto dei 1.800 metri (solo due saranno le tappe in quota nella prossima stagione, Davos ed Engadina, in Svizzera), questo cambiamento potrebbe aprire la Coppa del Mondo a nuove località in Nord America.
D'altro canto, le competizioni in quota possono rappresentare una sfida ulteriore per gli atleti per via dell'aria più rarefatta, rendendo più difficile spingere il proprio corpo e recuperare dallo sforzo fisico. Tante però sono le squadre che oggi hanno nel loro abituale calendario estivo di preparazione diverse settimane di allenamento in quota e molti atleti sono anche pronti ad investire di persona sul lavoro in quota se la loro nazionale non investono sotto questo aspetto.