Biathlon | 06 maggio 2024, 11:00

"Wings for life", tanti gli atleti invernali che hanno partecipato alla corsa senza traguardo a sostegno della ricerca

©Alessandro De Alberto for Wings for life World Run

©Alessandro De Alberto for Wings for life World Run

Si è tenuta ieri la Wings for life World Run, sponsorizzata da Redbull e Adidas, la più grande corsa benefica al mondo che si è corsa in contemporanea mondiale da oltre 265.000 corridori provenienti da ben 192 paesi. Giunta alla sua 11esima edizione, la charity run in cui i partecipanti "corrono per chi non può" ha raccolto oltre 8 milioni di Euro che saranno interamente devoluti a favore della ricerca scientifica per trovare una cura alle lesioni del midollo spinale.

Un evento benefico a cui hanno preso parte non solo corridori professionisti, ma anche "civili" che hanno voluto dare un contributo alla causa semplicemente facendo jogging o camminando, e non è passata inosservata la presenza di tanti partecipanti in sedia a rotelle.  Tutti si sono riuniti alla stessa ora (11:00 UTC, le 13 in Italia) portando con sé colori, sorrisi e goliardia (tanti i costumi divertenti e originali) per partecipare ad corsa una fuori dagli schemi. Generalmente infatti, che si tratti di una 5k o di una maratona, quando si parte a una gara l'obiettivo è di completare la distanza e tagliare il traguardo; nella Wings for life invece...si scappa!


Proprio così. L'obiettivo è di correre quanto più possibile, prima che una "Catcher Car", che parte 30 minuti dall'inizio della gara, raggiunga e "acchiappi" ogni partecipante. L'ultimo uomo e l'ultima donna a essere presi vengono decretati vincitori: ad ottenere il riconoscimento sono stati sono stati il giapponese Tomoya Watanabe e la polacca Dominika Stelmach, che ha vinto la sua seconda Wings for Life World Run. I due vincitori mondiali hanno percorso rispettivamente 70.09 km (record assoluto dell’evento) e 55.02 km. 

Oltre alle cosiddette flagship run, gli eventi principali organizzati in 7 località europee, la corsa si è diffusa nel resto del mondo attraverso 345 App Run. Tanti i campioni dello sport che, questa domenica si sono trasformati anche in campioni di solidarietà e hanno sostenuto e promosso attraverso i loro account social l'iniziativa benefica. Tantissimi i protagonisti delle discipline invernali che erano al via: a Milano, dove al MIND Milano Innovation District si è tenuto l’evento principale, la campionessa di biathlon Dorothea Wierer era in prima linea tra i partecipanti, al fianco degli ospiti d’eccezione Giulia Lamarca, Leonardo Lotto e Michel Roccati, che con le loro storie personali hanno rimarcato l'importanza dell'iniziativa.

Il biathlon è stato ben rappresentato anche a Vienna, dove Anna Gandler e Lisa Theresa Hauser hanno preso parte alla gara insieme al combinatista Johannes Lamparter. Tantissimi i saltatori con gli sci che hanno dato il loro contributo: Andreas Goldberger, ex saltatore, ha chiuso la sua gara a Vienna dopo 36,35 km. Andreas Wellinger, a Monaco, dove si è svolta una delle flagship run, è salito invece sull'auto "a caccia" nel ruolo di pilota. Sempre nella capitale del Land della Baviera, i partecipanti hanno potuto confrontarsi con la giovane promessa del biathlon Selina Grotian e il combinatista Vinzenz Geiger.

La migliore sintesi della giornata di divertimento e solidarietà l'ha data Michel Roccati, ambassador dell'evento, ai microfoni di SportMediaset. Il 33enne, tornato a camminare dopo una lesione midollare completa grazie ad uno studio sperimentale sostenuto proprio dalla Fondazione Wings for Life, è una testimonianza vivente di come questa corsa e il suo ricavato cambino concretamente la vita delle persone colpite da lesione spinale:: “È stato emozionante partecipare alla Wings for Life World Run qui in Italia. Vedere così tante persone correre per questo stesso scopo è un risultato che mi riempie di soddisfazione e anche di speranza. La ricerca scientifica sta facendo enormi progressi proprio grazie al sostegno di questo evento".

 

Federica Trozzi