Quando giovedì sono state presentate le squadre nazionali svedesi per lo sci di fondo, molti nomi familiari sono stati elencati. Alcuni, però, mancavano alla lista: uno di questi è quello di Moa Lundgren, che dopo aver fatto parte della nazionale per tutta la sua carriera, per la prima volta si trova a non farne parte, incredibilmente per sua scelta.
In un post su Instagram, la fondista ha riassunto così la questione: "Non ho avuto la possibilità di salire nella squadra A. Mi hanno offerto un posto nella squadra B e poi si è aperta un’altra porta"
Già nella passata stagione la 26enne aveva fatto parte del Team Bauhaus, nome ufficiale della ‘squadra B’; quest’anno, però, Lundgren ha deciso di rifiutare l’offerta, provando a reinventarsi e a investire su di sé al di fuori della squadra nazionale.
Nonostante la fondista di Umeå abbia avuto la sua migliore stagione in termini di risultati, con una vittoria in staffetta e un posto nella finale di sprint, non è riuscita ad entrare nella squadra A femminile, che rispetto alla scorsa stagione è rimasta invariata: in Svezia, del resto, il livello altissimo delle atlete, che appartengono tutte all’élite mondiale, alza inevitabilmente i requisiti in termini di risultati richiesti per farne parte.
"Mi è sembrato molto chiaro quando hanno annunciato che non avrebbero cambiato la struttura, ma avrebbero mantenuto lo stesso numero di posti, otto donne e sette uomini. Poi non c’è stato nulla da fare. È una questione che ho affrontato l’anno scorso: quest’anno ci sarebbe stato bisogno di qualche posto in più. Se avessi fatto bene in un’altra gara, sarebbe stato molto difficile per loro. Cosa avrebbero fatto allora? Dovranno pensarci per il futuro" ha dichiarato in un’intervista rilasciata ad Expressen.
Lundgren teme che un livello così alto da parte delle migliori atlete, se non viene bilanciato da un ampliamento della rosa, possa avere effetti deleteri sul resto delle atlete.
Lundgren teme che un livello così alto da parte delle migliori atlete, se non viene bilanciato da un ampliamento della rosa, possa avere effetti deleteri sul resto delle atlete.
"Può bloccare un po’ le altre atlete. C’è sicuramente questo rischio. In questo momento c’è una buona crescita, ma non bisogna dare per scontate le persone. Poche persone sono state portate in Coppa del Mondo e so che molti l’hanno trovato triste. Ma credo che la prossima stagione andrà meglio per via dei Mondiali, perché non tutti vorranno fare tutte le tappe."
Non è ancora chiaro come sarà impostata l’estate "indipendente" di Lundgren, ma continuerà a lavorare con il suo personal trainer Lars Ljung e si farà aiutare dal suo fidanzato, lo sciatore Gustav Kvarnbrink. Non esclude che il prossimo inverno possa fare qualche incursione nelle gare di lunga distanza, senza perdere di vista l’appuntamento clou della stagione: i Mondiali, a cui Lundgren non ha mai partecipato.
"È una sensazione molto emozionante poter sperimentare. Ora ho un’intera estate senza obblighi. Sono molto interessata alla lunga distanza. Non ho firmato per nessuna squadra e non correrò a tempo pieno, ma part-time, assolutamente. I Mondiali sono sicuramente l’obiettivo più grande. Avremo tre inverni con i campionati (due campionati e un’Olimpiade, ndr) e saranno molto emozionanti."
Non è ancora chiaro come sarà impostata l’estate "indipendente" di Lundgren, ma continuerà a lavorare con il suo personal trainer Lars Ljung e si farà aiutare dal suo fidanzato, lo sciatore Gustav Kvarnbrink. Non esclude che il prossimo inverno possa fare qualche incursione nelle gare di lunga distanza, senza perdere di vista l’appuntamento clou della stagione: i Mondiali, a cui Lundgren non ha mai partecipato.
"È una sensazione molto emozionante poter sperimentare. Ora ho un’intera estate senza obblighi. Sono molto interessata alla lunga distanza. Non ho firmato per nessuna squadra e non correrò a tempo pieno, ma part-time, assolutamente. I Mondiali sono sicuramente l’obiettivo più grande. Avremo tre inverni con i campionati (due campionati e un’Olimpiade, ndr) e saranno molto emozionanti."