I cambiamenti climatici sono una sfida immediata per gli sport invernali. Inverni sempre più miti e secchi, con eventi metereologici che vanno da un estremo all’altro, alternando copiose piogge o nevicate a giornate con temperature primaverili, mettono a dura prova le discipline che fanno della presenza della neve la fonte della loro stessa sopravvivenza.
Con i mezzi attualmente a disposizione, gli organizzatori degli eventi sportivi e i gestori dei centri sportivi, cercano di porre rimedio a queste problematiche, appoggiandosi alla scienza, che senza sosta ricerca cause e soluzioni.
Un chiaro esempio è quello fornito dal Holmenkollen Nasjonalanlegg, il centro sportivo nazionale di Holmenkollen, ad Oslo, sede di alcune tra i più importanti eventi sportivi della stagione invernale, tra sci di fondo, biathlon, salto con gli sci e combinata nordica. Come raccontato ad inizio mese, la Mecca delle discipline nordiche della capitale norvegese ha ampiamente investito per ovviare alla mancanza di neve e questo ha portato le piste di Holmenkollen ha chiudere i battenti solo la settimana scorsa, concludendo una delle più lunghe stagioni degli ultimi anni.
"Venerdì 26 aprile è effettuata l’ultima preparazione della pista della stagione con il battipista. Abbiamo aperto la pista per la prima volta il 18 novembre, completando così 160 giorni di sci nel comprensorio. La stagione più lunga da molti anni a questa parte per lo sci a Holmenkollen" recita il comunicato di questa mattina "Di recente abbiamo arato e spazzato, quindi da domani speriamo che quasi tutta la pista da skiroll sia pronta. Solo l’anello dietro la torre di salto a Midtstua, dove un tempo c’era una pista da sci, non sarà pronto subito."
Un lavoro invidiabile che evidentemente apporta benefici incredibili a tutti gli atleti che hanno a loro disposizione fino alle porte dell’estate una pista dove poter sciare così a lungo.
Sci di fondo – Holmenkollen chiude una delle sue stagioni sulla neve più lunghe

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