Spesso si pensa che i segreti dei campioni risiedano in chissà quali tecniche di allenamento, che prevedono estenuanti programmi con ore di lavoro a non finire. E sicuramente è anche così. Tuttavia, a passare in secondo piano è in molti casi un aspetto poco considerato dai più, convinti che i risultati siano proporzionali al numero di ore di allenamento. È certamente vero che il lavoro duro ripaga e che le prestazioni sportive necessitano sicuramente di moli di allenamento assai pesanti, ma è altrettanto vero che esiste un concetto da tenere ben in mente: l’importanza del riposo. La pensa così Jessie Diggins, fresca vincitrice della sua seconda Coppa del Mondo di sci di fondo, conquistata con in dosso i colori dei suoi Stati Uniti.
In un lungo post, pubblicato sui propri canali social, l’americana ha infatti parlato del momento attuale della sua preparazione, sottolineando come prendersi una pausa a fine stagione possa valere più di molte ore di allenamento. Non solo per "staccare" a livello mentale da una serrata tabella di marcia, ma anche per permettere al proprio corpo di rimettersi in sesto e presentarsi rinvigorito per l’inizio della nuova preparazione.
Queste le sue parole:
“Aprile è un momento davvero speciale per me, ed è anche una strana sensazione uscire appositamente dalla forma e prendersi una pausa, così da iniziare il nuovo anno di allenamento da capo. Penso che a volte ci venga quest’idea che le persone di successo lo facciano perché si spendono senza prendersi una pausa, ma per me, il tempo libero è in realtà dove avviene la magia. Alla fine di una stagione il mio corpo e il mio cervello sono esausti, ma quando mi riposo veramente, avviene questo fantastico adattamento e il mio corpo assorbe tutto il lavoro che ho fatto durante la stagione. Quindi quest’anno mi sono regalata almeno 10 giorni di "vietato sudare". Sì, proprio niente. Andavo a fare una passeggiata con Wade dopo il lavoro, scavavo buche nel mio giardino e mi sedevo all’aperto al sole, ma era importante per me lasciare che il mio corpo riposasse completamente e assorbisse una faticosa stagione di gare. Ho anche lasciato riposare il cervello, e mi sono data tempo e spazio per elaborare la stagione e tutti gli alti e bassi che ne sono derivati. Il risultato finale è che ora, sto iniziando ad allenarmi con qualsiasi cosa mi ispiri in giornata e mi sento in salute, felice ed emozionata di ritornare! È una strana sensazione non sentirsi veloci e fare fatica in cose che prima "venivano facili", ma è anche un buon segno per me che sto facendo bene il mio lavoro e sto dando al mio corpo il pieno recupero di cui aveva bisogno. E poi… è divertente in questo periodo dell’anno vedere i miglioramenti dell’allenamento arrivare velocemente, rispetto a più tardi in autunno, quando cerchi di migliorarti poco alla volta. Quindi, per chi ha bisogno di sentirselo dire: va bene prendersi una pausa quando serve! Tornerai fresco e più ispirato ma soprattutto potrai salvarti da un potenziale crollo”.
E infatti negli ultimi giorni sui canali social dell’inarrestabile atleta del Minnesota sono comparsi scorci dei suoi momenti di meritato “relax”, quando ad esempio si è recata a Boston per assistere a un match di basket dei Boston Celtics, oppure intenta a caricare la propria macchina fino all’ultimo centimetro con piante e fiori, per decorare al meglio il proprio giardino. Una serie di attività che sicuramente non potranno che giovare, anche e soprattutto a livello mentale, al recupero da una stagione assai impegnativa. Con la consapevolezza che da qui a poco bisognerà tornare a macinare chilometri, tra skiroll, bici, camminate e palestra, aspettando la prossima stagione invernale. Tenendo ben fisso in mente il pensiero che un po’ di sano recupero rimanga un passaggio imprescindibile nella rincorsa ai risultati migliori. Con Diggins, risultati alla mano, sembra funzionare alla grande. Forse è anche questo uno dei segreti dietro al suo perenne sorriso.
Sci di fondo – Diggins e l’importanza del recupero: “É giusto prendersi una pausa quando serve! Ecco come mi preparo per ripartire”
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