Nella giornata di ieri (lunedì 22 aprile) una delegazione del Comitato Olimpico Internazionale (CIO) guidata da Karl Stoss, presidente della Future Hosting Commission per i Giochi invernali, per testate con mano i siti che la Francia propone per le Olimpiadi 2030.
Il tour è iniziato dall’Alta Savoia, nelle località sciistiche di La Clusaz e Le Grand-Bornand, selezionate per ospitare le competizioni di sci di fondo e di biathlon. Oltre ai leader del Cio erano presenti i presidenti regionali dell’Auvergne Rhône-Alpes e della Provence-Alpes-Côte d’Azur, David Lappartient, presidente del Comitato Olimpico Francese, Marie-Amélie Le Fur, presidente del Comitato Paralimpico Francese ma anche Anaïs Bescond e Hugo Lapalus, chiamati a rappresentare gli atleti e a dare il loro punto di vista privilegiato nello spiegare i punti di forza dei siti di gara selezionati e perché la Francia sarebbe la scelta migliore per la rassegna a cinque cerchi del 2030.
I due hanno raccontato a Nordic Magazine questa giornata come ambasciatori dello sport francese.
"Da parte mia ho spiegato che ho avuto la possibilità di partecipare ai Giochi una volta nella mia vita, a Pechino sotto le restrizioni Covid. Avere l’opportunità di rifarli in Francia, nel villaggio dove ho imparato a sciare, è una fortuna incredibile" racconta ai microfoni del sito francese Hugo Lapalus "Mi ci vedo già. Vedo già le piste e gli stadi ed è qualcosa che va oltre i Giochi del 2030, che unirà il villaggio, l’Aravis e il bacino di Annecy. Ci potrà creare qualcosa di pazzesco nelle due settimane di festa olimpiche che si avvicinano!"
Cresciuto nel vicino villaggio di Manigod, il 25enne Lapalus ha tenuto un discorso importante. "Ospitare i Giochi è assolutamente fattibile senza snaturare il nostro villaggio e la montagna. Dopo questa giornata, voglio il domani! Abbiamo una cultura significativa dello sci di fondo a La Clusaz e sarà un sogno gareggare in casa con Jules (Chappaz) e Théo (Schely)… e ancora di più fare la staffetta insieme."
Dopo la visita all’altopiano di Les Confins, dove è stata illustrata la mappa dei tracciati per i singoli format di gara dello sci di fondo nonché i progetti per di ammodernamento dell’area, la Commissione si è spostata a Le Grand-Bornand, in un sito di biathlon (e sci para nordico) già operativo per le competizioni di livello internazionale. Qui, è entrata in azione invece Anaïs Bescond, che ha messo la sua esperienza di atleta – e ora di coach, a disposizione della causa olimpica.
"Ero presente nella mia duplice veste di ex atleta di alto livello che ha corso nello stadio di Le Grand-Bornand e di attuale allenatrice di tiro della squadra francese di parabiathlon. Questo mi ha dato l’opportunità di esprimere il mio punto di vista sugli sviluppi previsti in vista dei Giochi paralimpici. Così ho potuto vendere il sito di Grand-Bornand, che è un grande punto di forza della candidatura, e sottolineare il desiderio di accogliere gli atleti para-nordici".
Sebbene la visita si sia svolta in primavera, in un momento in cui le infrastrutture dello stadio del biathlon non sono presenti, la 36enne della Giura ha provato a condividere le sue emozioni di atleta con i commissari.
"È un sito davvero speciale. Spero che siano conquistati da tutto ciò che è stato presentato e che sarà presentato loro nei prossimi giorni! Appoggio pienamente questa candidatura"
Olimpiadi 2030 – Lapalus e Bescond presentano al CIO i siti di La Clusaz e Le Grand-Bornand
Dopo la prima giornata in Alta Savoia, il CIO si sposterà in Savoia questo martedì a La Plagne, dove si svolgerebbero le gare di bob, slittino e skeleton, Courchevel, che ospiterebbe ovviamente lo sci alpino ma anche il salto con gli sci e combinata nordica, Méribel, sempre per lo sci alpino e combinata nordica e Bozel, dove verrà invece realizzato il Villaggio Olimpico.
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